Un po’ di pagine del nuovo numero di IL

Con una modesta proposta, "paradossale ma fino a un certo punto": chiudere internet

Domani, venerdì 22 settembre, uscirà il numero di ottobre di IL, il magazine mensile del Sole 24 Ore. Si fa una proposta, “paradossale ma fino a un certo punto”: chiudere internet. Il direttore Christian Rocca nei giorni scorsi ha anticipato sul sito della rivista alcuni contenuti del numero in uscita:

Una modesta proposta, alla Jonathan Swift, quindi paradossale ma fino a un certo punto: Chiudete Internet. Ne scrive Guia Soncini, foto di Mattia Balsamini. Per sintetizzare lo spirito della proposta riporto il primo monologo della prima puntata del Colbert Report, di Stephen Colbert. L’anno è il 2005 e Colbert, oltre ad aver rivoluzionato il linguaggio televisivo e della comicità, aveva già capito tutto. In quel primo monologo da finto commentatore populista aveva deciso di imporre l’uso di una nuova parola «truthiness», un neologismo per identificare tutte quelle cose false che hanno la capacità di passare come vere per il solo fatto che chi le pronuncia ci crede o desidera che siano effettivamente vere, anche a dispetto dei fatti.

«Ecco – disse Colbert – Sono certo di cosa diranno i “poliziotti della parola”, i puristi del dizionario Webster. Diranno che truthiness non è una vera parola. Beh, tutti quelli che mi conoscono sanno che non sono un fan di dizionari e vocabolari. Sono strumenti elitari. Ci dicono sempre che cosa è vero e che cosa è falso. O che cosa è successo e che cosa no. Ma chi sono quelli dell’Enciclopedia Britannica per dirmi che il Canale di Panama è stato completato nel 1924? Se io voglio dire che è successo nel 1941, questo è un mio diritto. Non credo ai libri, sono pieni di fatti, senza passione. Diciamolo chiaramente, siamo una nazione divisa tra chi pensa con la proprio testa e chi sa le cose d’istinto. Perché, sì, ecco da dove arriva la verità, signore e signori: dalle viscere».

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