Bordo piscina

Le foto di Maria Svarbova sperimentano con lo spazio e i colori, e annullano le identità delle persone

Maria Svarbova

Nella serie Swimming pool della fotografa slovacca Maria Svarbova il tempo sembra congelato: i nuotatori a bordo piscina si riflettono nell’acqua senza dare l’impressione di voler fare alcun movimento; più che soggetti della foto, ne sono il pattern. Questa atmosfera sospesa è poi accentuata dalla sovraesposizione delle foto e dai colori pastello.

Svarbova è nata nel 1988, ha studiato restauro e archeologia, ma nella fotografia ha trovato il suo mezzo espressivo preferito. Come spiega lei stessa, in questo progetto ha voluto avvicinarsi al formato del fotoromanzo per creare qualcosa di nuovo: se il primo mette insieme gli elementi del cinema e delle strisce di fumetti per raccontare una storia, in Swimming pool Svarbova crea in ciascuna foto una piccola scena, nella quale la visione frontale e l’assenza di contrasti privano le foto di ogni dimensione narrativa in favore della pienezza dell’immagine.

Utilizzando software di post-produzione, Svarbova è riuscita a intervenire sulle differenze tra i soggetti delle foto al punto da annullare l’identità di ciascuno. Il suo stile infatti parte dal ritratto tradizionale per poi sperimentare con lo spazio, i colori e le atmosfere ricreate. Tra le sue fonti di ispirazione ci sono l’architettura socialista e gli spazi pubblici, che lei rielabora creando immagini lievi e moderne.