Che cos’è Rousseau, il “sistema operativo” del Movimento 5 Stelle

Se ne sta parlando perché per due volte degli hacker sono riusciti a rubarne dati sensibili, ma a che cosa serve?

Nell’ultima settimana due attacchi informatici hanno colpito “Rousseau”, la piattaforma online degli iscritti al Movimento 5 Stelle. Gli hacker hanno rubato informazioni sensibili, le hanno diffuse su internet e hanno mostrato come sia facile manipolare le votazioni online che si tengono sulla piattaforma. Le violazioni sono particolarmente imbarazzanti, perché proprio questa settimana Davide Casalaggio ha celebrato la nuova grafica del sito e l’apertura di alcune sue sezioni ai visitatori non iscritti con una conferenza stampa alla sede della stampa estera a Roma. Ma che cos’è esattamente Rousseau e a cosa dovrebbe servire?

Il “sistema operativo”
Rousseau è il portale dove gli attivisti del Movimento possono esprimersi sulle questioni che vengono messe al voto dai leader del Movimento, Beppe Grillo e lo stesso Casaleggio, dove possono fare proposte di legge e interpellare gli eletti del Movimento. Da quando l’anno scorso è stato inaugurato, Rousseau è stato lo strumento tramite il quale si sono svolte tutte le principali votazioni, come quelle per la scelta dei candidati alle varie cariche elettive oppure quelle per decidere con quale gruppo allearsi al Parlamento europeo. Di fatto Rousseau ha finito con il sostituire gli altri siti utilizzati in precedenza per questo scopo, come Movimento5Stelle.it.

Oltre al voto, il portale offre altre funzioni. Una permette agli iscritti di proporre leggi a livello regionale, nazionale e europeo, una sezione chiamata “sharing” dove gli amministratori locali possono parlare delle loro “buone pratiche”, una sezione di corsi online (ma al momento è attivo solo un corso per consiglieri comunali), “activism” (non è ancora in funzione) e “call to action”, due sezioni ancora poco sviluppate che dovrebbero servire a mobilitare gli iscritti per attività che vanno dalla “raccolta di sangue” a un “percorso turistico sul territorio”, hanno spiegato i dirigenti del Movimento nel corso della conferenza stampa di questa settimana (qui trovate un articolo in cui Repubblica esplora più a fondo il sito).

Al momento la possibilità di iscriversi e godere di tutte le funzioni del sito è riservata a chi si era iscritto al vecchio portale del Movimento prima del luglio 2016. Gli altri possono visitare il sito ma hanno funzionalità solo limitate.

Di chi è Rousseau?
La proprietà e la gestione del portale sono dell’Associazione Rousseau, che ha sede allo stesso indirizzo della Casaleggio Associati, una società di consulenza di Milano. Al momento non è chiara la forma dell’associazione né chi siano i suoi soci. Dall’esame dei bilanci 2016 risulta che il presidente e tesoriere è Davide Casaleggio, mentre i giornali indicano come altri amministratore anche Max Bugani, consigliere comunale a Bologna e da tempo collaboratore della Casaleggio Associati, David Borrelli, imprenditore veneto e parlamentare europeo, e Pietro Dettori, dipendente della Casaleggio Associati.

Sono loro a gestire le donazioni alla piattaforma, che vengono fatte direttamente all’Associazione Rousseau. Quest’anno Rousseau ha già raccolto 432.279 euro da 14 mila donatori diversi: molto più di quanto ha raccolto il Movimento 5 Stelle, al quale si possono fare donazioni da un’altra pagina. Per la festa “Italia a 5 Stelle”, che si terrà a Rimini alla fine del prossimo settembre, il Movimento ha raccolto fino ad ora circa 60 mila euro, arrivati da poco meno di seicento donatori. Per la festa dell’anno scorso il comitato aveva raccolto moltissime donazioni da parte degli eletti del Movimento, molti dei quali hanno segnato i versamenti nella voce rimborsi dei loro stipendi (non sborsando nulla personalmente, quindi).