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  • Sabato 1 luglio 2017

Quasi 500mila profughi siriani sono tornati a casa nel 2017

Lo ha detto l'UNHCR ed è un fenomeno importante, anche se per la stragrande maggioranza sono persone che non avevano lasciato la Siria

Cittadini di Douma, una città sotto il controllo dei ribelli siriani vicina a Damasco, cenano insieme, il 18 giugno 2017 (HAMZA AL-AJWEH/AFP/Getty Images)
Cittadini di Douma, una città sotto il controllo dei ribelli siriani vicina a Damasco, cenano insieme, il 18 giugno 2017 (HAMZA AL-AJWEH/AFP/Getty Images)

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha detto che nel 2017 quasi 500mila profughi siriani sono tornati nelle loro città e alle loro case. Sono quasi tutti profughi interni: solo 31mila erano andati all’estero per scappare dalla guerra, e sono rientrati dai paesi confinanti con la Siria, non dall’Europa. La maggior parte di loro è tornata ad Aleppo, Hama, Homs e Damasco, principalmente per assicurarsi delle condizioni dei loro famigliari e delle loro proprietà. Il portavoce dell’UNHCR Andrej Mahecic ha detto che si tratta di un fenomeno degno di nota, ma ha anche avvisato che la situazione in Siria non è tale da garantire un ritorno a casa sicuro per le persone che vogliono farlo. Spesso i profughi che fanno ritorno alle proprie città sono invece convinti di ritrovare un ambiente più sicuro. Per assistere queste persone l’UNHCR aumenterà le sue operazioni umanitarie in Siria.

Dal 2011, cioè da quando è iniziata la guerra in Siria, 5,5 milioni di persone hanno lasciato il paese – solo nel 2016 sono state 200mila – e altri 6,3 milioni hanno abbandonato le proprie case e le proprie città, pur restando nel paese. Si stima che in totale i profughi siriani che si trovano in Medio Oriente siano circa cinque milioni. Dal 2015 sono circa 260mila i profughi siriani che sono tornati in Siria dai paesi vicini, prevalentemente dalla Turchia. I siriani morti a causa della guerra sono invece più di 300mila.

Lo scorso 20 giugno, in occasione della della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’UNHCR ha detto che nel 2016 le migrazioni forzate causate da violenza, guerre e persecuzioni hanno raggiunto il livello più alto mai registrato: alla fine del 2016 le persone costrette a vivere fuori dalla propria casa erano complessivamente 65,6 milioni, circa 300mila in più rispetto al 2015. Sul totale, 10,3 milioni di persone sono diventate sfollate proprio nel corso del 2016.