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  • Venerdì 16 giugno 2017

Come sta andando il processo a Bill Cosby

Dopo quasi 30 ore di discussione, la giuria non ha ancora raggiunto l'unanimità sul verdetto per l'attore accusato di violenze sessuali

Bill Cosby e il suo avvocato fuori dall'aula del tribunale di Norristown, Pennsylvania, 15 giugno 2017 (AP Photo/Matt Rourke)
Bill Cosby e il suo avvocato fuori dall'aula del tribunale di Norristown, Pennsylvania, 15 giugno 2017 (AP Photo/Matt Rourke)

Giovedì 15 giugno, dopo circa 30 ore di discussione, la giuria del processo a carico dell’attore americano Bill Cosby, accusato di violenze sessuali, ha comunicato al giudice Steven O’Neill di essere in una fase di stallo e di non essere in grado di arrivare a un verdetto unanime, invece richiesto dal sistema giuridico degli Stati Uniti. Il giudice ha però ordinato ai giurati di proseguire con la discussione, che era iniziata la sera di lunedì ed era proseguita nelle due giornate consecutive. I giurati sono 12, 7 uomini e 5 donne. Non è chiaro, scrive il New York Times, quale sia il punto del loro disaccordo.

Il processo a Bill Cosby, che ora ha 79 anni, era iniziato il 12 giugno a Norristown, in Pennsylvania. Contro l’attore, celebre per il suo ruolo nella serie tv I Robinson, erano stati presentati tre capi di accusa per molestie sessuali aggravate. Nel 2005 una donna lo aveva denunciato per essere stata drogata e violentata nella casa di Cosby a Philadelphia, l’anno precedente. Andrea Constand, una dipendente della Temple University che aveva conosciuto Cosby sul lavoro, aveva raccontato che prima dell’aggressione sessuale che aveva portato poi alla denuncia aveva già dovuto respingere alcune proposte sessuali di Cosby, del quale era amica, ma che la sera dell’aggressione Cosby le aveva fatto ingerire delle pillole che l’avevano resa incapace di reagire. Nella sua dichiarazione Constand, che aveva detto a Cosby di essere stressata e di avere problemi di insonnia, aveva anche dichiarato di aver creduto che le pillole fossero a base di erbe. Poco dopo averle prese, aveva spiegato di aver provato vertigini e nausea e di sentirsi «come una gelatina». Aveva anche detto di essere consapevole che Cosby la stava accarezzando e penetrando con le dita, e di essersi sentita «congelata e paralizzata». Quando si era risvegliata Cosby le aveva rimesso a posto il reggiseno e le aveva offerto un muffin.

La prima denuncia per gli stessi fatti contestati attualmente all’attore era stata fatta nel 2005, senza che le accuse venissero poi formalizzate perché il procuratore distrettuale non aveva ritenuto le prove sufficienti: in quell’occasione Cosby, sotto giuramento, aveva detto di aver avuto dei rapporti con la presunta vittima, ma che erano stati consensuali. Nel dicembre del 2015 il primo assistente del procuratore distrettuale della contea di Montgomery, Kevin Steele, aveva riaperto il caso dopo che erano emerse nuove informazioni sulla presunta aggressione. Negli ultimi anni molte altre donne, più di 50, hanno accusato Cosby di stupro e violenze sessuali avvenute tra gli anni Ottanta e Novanta, ma soltanto le accuse di Costand sono state formalizzate e arrivate a processo. Se Cosby verrà giudicato colpevole rischia fino 10 anni di carcere e una multa da 25 mila dollari.