Una scena di “Boston – Caccia all’uomo”

È il film che racconta l'attentato del 2013 alla maratona di Boston e la successiva ricerca dei responsabili: sarà nei cinema dal 20 aprile

(Da "Boston - Caccia all'uomo")
(Da "Boston - Caccia all'uomo")

Boston – Caccia all’uomo sarà nei cinema italiani dal 20 aprile ed è un film sull’attentato del 2013 alla maratona di Boston e sulla successiva ricerca dei responsabili. Boston – Caccia all’uomo è tratto dal libro Boston Strong di Casey Sherman e del giornalista  Dave Wedge: il film è diretto da Peter Berg – il regista di Deepwater – Inferno sull’oceano, un altro film tratto da un recente evento avvenuto negli Stati Uniti – e nel cast ci sono Mark Wahlberg, J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon and Michelle Monaghan. Il film si concentra soprattutto sulla ricerca dei responsabili dell’attentato e in questa scena si vede il momento in cui l’agente speciale Richard Deslauriers – interpretato da Bacon – decide che si tratta di attentato terroristico, dando il via alle indagini dicendo che serve «un centro di comando, e bello grande».

Diversi critici hanno parlato bene di Boston – Caccia all’uomo dicendo che si tratta di un buon e avvincente thriller che però riesce a essere soprattutto un tributo a chi morì in quell’attentato e a chi ne trovò i responsabili. Peter Debruge di Variety ha scritto che è «intrinsecamente intrattenimento da multisala, arricchito da una approfondita ricerca, da attori che sanno quel che fanno e messo in scena con un uguale livello di rispetto e professionalità».Ty Burr, il critico cinematografico del Boston Globe, ha invece scritto che «nel migliore dei casi è non necessario, nel peggiore è una specie di insulto».

Nell’attentato di Boston – in cui il 15 aprile due bombe esplosero vicino al traguardo della maratona cittadina – morirono tre persone. Le bombe erano due pentole a pressione piene di polvere da sparo, bulloni, chiodi e pezzi di ferro. I giornali scrissero che erano state “costruite per mutilare”. Oltre ai tre morti ci furono almeno 264 feriti, molti dei quali subirono amputazioni. Pochi giorni dopo gli attentati si scoprì chi aveva messo le bombe: erano i due fratelli ceceni Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev, che il 19 aprile uccisero durante la loro fuga l’agente di polizia Sean Collier. Tamerlan morì in una sparatoria con la polizia, Dzhokhar fu gravemente ferito, arrestato, processato e condannato a morte. È da più di dieci anni il governo del Massachusetts – lo stato di Boston – non esegue una condanna a morte, è in corso un processo di appello ed quindi è difficile pensare che Tsarnaev possa essere ucciso nei prossimi anni.