Da un paio di settimane il film più visto in Italia è Alla ricerca di Dory, un film d’animazione con degli animali parlanti per protagonisti. Da questo weekend il film più visto in Italia dovrebbe diventare Pets – Vita da animali, un film d’animazione con degli animali parlanti per protagonisti. Gli animali di Pets sono cani, gatti e canarini e vivono a New York: del film si parla bene, ed è uno di quelli che dovrebbe piacere a bambini e adulti. Non è per niente da bambini Mine, che parla di un uomo che mette il piede su una mina e se lo toglie salta in aria. E sono drammatici anche Deepwater – Inferno sull’Oceano e La verità sta in cielo, sulla storia della petroliera British Petroleum di cui si parlò nel 2011 e sulla storia di Emanuela Orlandi, di cui in Italia si parla da decenni. Questa settimana sono usciti anche due documentari: Domani, su quattro amici che girano il mondo cercando gente che vive in modo “diverso” e un documentario su internet di Werner Herzog.
Pets – Vita da animali (da giovedì)
È un film d’animazione della Ilumination Entertainment, quella di Cattivissimo me (e quindi dei Minions). Parla di Max, un cane terrier che vive a New York con Katie, la vivace e affettuosa padrona con cui va d’accordissimo. Un giorno Katie però torna a casa con Duke, un nuovo cane. I due si stanno antipatici, si sfidano per attirare le attenzioni di Katie e finiscono nei casini. Nel film ci sono molti altri animali, tra cui un coniglietto sociopatico. Tra i doppiatori italiani ci sono Francesco Mandelli, Alessandro Cattelan e Laura Chiatti. Dura poco – 87 minuti – e i critici ne parlano in genere piuttosto bene, perché è originale e divertente su due livelli: sia per i bambini che per gli adulti. Il trailer promette bene: «Farfalla! Farfalla! Farfalla! Farfalla!»
Il presupposto del film è simile a molto altri film d’animazione: cosa fanno oggetti, giocattoli, cibi o animali quando non ci sono umani? Parlano tra di loro. È lo stesso presupposto di Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, che è un po’ meno per bambini e un po’ più per adulti e uscirà il 31 ottobre. Racconta la storia di Frank, una salsiccia che scopre la verità sulla fine che fanno gli alimenti nei supermercati, cioè essere mangiati dai loro clienti dopo l’acquisto. Il trailer promette bene: «Sono solo bambiniii!!!»
Deepwater – Inferno sull’Oceano (da giovedì)
È un film drammatico e d’azione – e pure un po’ thriller – che racconta la storia dello sversamento di petrolio cominciato il 20 aprile 2010 sulla piattaforma Deepwater Horizon della società petrolifera British Petroleum (BP), durante la realizzazione di un pozzo a 1.500 metri di profondità. Nell’incidente morirono 11 persone che stavano lavorando sulla piattaforma. In più di tre mesi furono riversati in mare circa 780 milioni di litri di greggio: il disastro ebbe un impatto mediatico enorme grazie anche alla diffusione di una serie di video che mostrarono in diretta – tutto il giorno, per mesi – la continua e rovinosa fuoriuscita di petrolio da uno degli squarci della struttura sottomarina. Il film è diretto da Peter Berg – il regista di Lone Survivor e Leoni per agnelli – e nel cast ci sono Mark Wahlberg, Kurt Russell e John Malkovich. Il film si concentra soprattutto su alcune delle oltre 120 persone che si trovavano sulla Deepwater Horizon al momento dell’esplosione e una delle frasi promozionali è utile per capire che tipo di film è: «Nelle situazioni più estreme ognuno di noi può essere un eroe».
In generale i critici hanno scritto che Deepwater – Inferno sull’Oceano è ottimo come film d’azione, un po’ scarso come ricostruzione utile a chi dovesse essere interessato a capire meglio cosa successe. Chris Hewitt ha scritto su Empire che il film è «un’efficace e concreta rappresentazione del peggior disastro petrolifero degli Stati Uniti, tenuta a galla da alcune interpretazioni eccellenti». Un film simile, sull’eroismo di uomini qualunque finiti in mezzo a una grossa tragedia mentre lavoravano è The 33, sui minatori di San José, in Cile, che restarono per settimane sottoterra.
La verità sta in cielo (da giovedì)
È un film di Roberto Faenza – il regista di Sostiene Pereira, I Viceré e I giorni dell’abbandono – e nel cast ci sono Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini. È il film sul “caso Orlandi”, la lunga, intricatissima e mai del tutto chiarita storia sulla sparizione, il 22 giugno 1983, di Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un messo pontificio. È un film drammatico, non un documentario: per farlo Faenza ha però studiato materiali e immagini d’archivio ricostruendo quello che si sa, altre cose sono invece ipotizzate o comunque non confermabili.
Da qualche giorno è su Netflix il documentario su Amanda Knox, diretto da due registi statunitensi. Negli ultimi anni in Italia si è parlato molto della storia che racconta – il delitto e il processo di Perugia – e negli ultimi giorni c’è stata qualche discussione sul documentario e su quello che mostra: Luca Sofri ne ha parlato qui.
Mine (da giovedì)
È un thriller scritto e diretto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, al loro primo film importante. È ambientato in Afghanistan e parla di un soldato dei Marine che viene mandato insieme a un altro militare nel deserto, per uccidere un terrorista. I due soldati si perdono però in una tempesta di sabbia e finiscono in un campo minato: uno dei due muore, l’altro calpesta una mina e sa che se dovesse togliere da lì il suo piede esploderebbe. Si trova quindi in mezzo al deserto, in “territorio nemico”, senza potersi muovere, in attesa di soccorsi.
Anche in questo caso, il genere protagonista-da-solo-che-non-può-spostarsi è stato piuttosto esplorato: in alcuni casi i protagonisti sono in mezzo al mare, circondati dagli squali; in altri sono proprio bloccati. Uno dei migliori e più recenti esempi è 127 Ore, tratto da una storia vera; ma c’è anche No Man’s Land, sullo stesso filone di guerra.
Domani e Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi (da giovedì)
Domani, del regista francese Cyril Dion, e Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi, di Werner Herzog. Domani parla dell’ambiente e di quattro amici che si sono messi a girare il mondo per cercare persone che stessero cercando di fare le cose in modo diverso e sostenibile. Il film di Herzog – uno dei più bravi documentaristi al mondo – parla invece di internet: storia, dati e prospettive, con tante interviste a gente che se ne intende davvero, con vari punti di vista.
Gli altri film al cinema
I tre film più visti degli ultimi giorni sono Café Society di Woody Allen, Bridget Jone’s Baby e Alla ricerca di Dory; uno di quelli di cui si è parlato meglio e Indivisibili, che è piaciuto molto a Paolo Sorrentino. Se invece avete voglia di western, si fa ancora in tempo ad andare a vedere I magnifici sette, con un ottimo Denzel Washington. Se invece non avete voglia di uscire e avete voglia di western, dicono ottime cose di Westworld: che però è una serie tv, ed è un western di fantascienza.