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  • Martedì 11 aprile 2017

C’è un arrestato per le bombe contro il pullman del Borussia Dortmund

La polizia ha fermato una persona collegata all'estremismo islamista e che sarebbe coinvolta nell'attacco di ieri a Dortmund

Agenti di polizia tedeschi davanti al Signal Iduna Park di Dortmund (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)
Agenti di polizia tedeschi davanti al Signal Iduna Park di Dortmund (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)

Martedì sera tre esplosioni hanno coinvolto il pullman della squadra di calcio del Borussia Dortmund nel tragitto verso lo stadio, il Signal Iduna Park, dove il Dortmund avrebbe dovuto giocare l’andata dei quarti di finale di Champions League contro l’AS Monaco. Nelle esplosioni, che sono avvenute lungo la Wittbräucker Straße, a circa 10 chilometri dallo stadio, è rimasto ferito lievemente a un braccio e a una mano Marc Bartra, difensore spagnolo del Dortmund. La polizia ha fatto sapere di trattare l’episodio come un attentato terroristico. Mercoledì è stata arrestata una persona con “legami di natura islamista” sospettata di essere coinvolta nell’attacco; per il momento non sono state diffuse ulteriori informazioni. La partita Borussia-Monaco, rinviata dopo l’attacco, si giocherà questa sera alle 18.45 al Signal Iduna Park.

Uno dei motivi per cui la polizia sospetta di un attentato di matrice islamista è che sul luogo delle esplosioni è stata trovata una lettera in cui viene citato l’attentato a un mercatino di Natale di Berlino del dicembre scorso, e in cui si parla del ruolo della Germania nella coalizione anti-ISIS; non è ancora chiaro se la lettera sia autentica, gli esperti la stanno verificando. Allo stesso tempo gli investigatori stanno cercando di verificare l’autenticità di una seconda lettera che sta circolando online e che sostiene che l’attacco sia stato compiuto da un gruppo anti-fascista che avrebbe colpito la squadra per la sua politica tollerante nei confronti dei tifosi di estrema destra (in realtà il Dortmund è una delle squadre europee che si è più impegnata contro l’estremismo di destra).

Secondo la polizia, durante le esplosioni non c’è stato alcun pericolo per le persone allo stadio. L’annunciatore Norbert Dickel ha informato gli spettatori dell’incidente e ha chiesto loro di restare all’interno dello stadio per trenta minuti e di mantenere la calma in modo da garantire un’uscita ordinata. Hans-Joachim Watzke, amministratore delegato del Borussia Dortmund, ha spiegato che la squadra è in uno stato di shock: «Spero che sia in grado di essere competitiva domani in campo». La polizia ha attivato un importante dispositivo di sicurezza intorno allo stadio e ha esaminato la zona anche con l’aiuto di un drone. Le autorità hanno fatto sapere che le esplosioni sono state causate da ordigni relativamente potenti.

Intorno alle ore 23 di martedì, durante una conferenza stampa, il capo della polizia di Dortmund Gregory Lange ha riassunto la dinamica di quanto è successo: ha detto che per la partita rinviata a mercoledì ci saranno misure speciali di sicurezza e ha annunciato che gli ordigni esplosivi erano un attacco mirato contro la squadra. «È stato un attacco mirato alla squadra del Borussia Dortmund, il movente non è ancora chiaro e non può essere escluso nulla». Un rappresentante della procura locale ha anche fatto sapere che nella zona delle esplosioni è stato trovato un biglietto con una rivendicazione dell’attacco: «Attualmente ne stiamo verificando l’autenticità», ha aggiunto.

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Su Twitter, i tifosi del Borussia Dortmund hanno lanciato l’hashtag #bedforawayfans per offrire ospitalità per la notte ai tifosi ospiti del Monaco, rimasti in città in attesa del recupero di mercoledì della partita di Champions League.