Il sistema di voto degli Oscar avvantaggia “La La Land”?

Secondo FiveThirtyEight sì, perché tende a premiare un certo tipo di film (c'entra anche il sistema elettorale australiano)

Da una scena di "La La Land"
Da una scena di "La La Land"

La La Land è il film favorito per vincere il premio Oscar come miglior film secondo praticamente chiunque, per varie ragioni. In questo ampio gruppo ci sono anche gli esperti di sondaggi e previsioni del sito FiveThirtyEight: secondo loro, La La Land vincerà non tanto per via delle sue qualità particolari o per il fatto che abbia vinto i principali premi pre-Oscar, ma a causa del sistema di voto con cui l’Academy sceglie i vincitori degli Oscar.

Fino al 2009 i candidati al premio per il Miglior film erano solo cinque e il vincitore era il film che prendeva più voti e basta; dal 2010 i candidati sono diventati nove e il sistema di voto è tornato a essere basato su una specie di classifica, come già succedeva molti anni fa, dal 1934 al 1945. Questo sistema non favorisce il film che ha il sostegno più appassionato, ma quello che è piaciuto al maggior numero di persone, anche se magari il loro film preferito in assoluto era un altro: La La Land sembra essere proprio questo tipo di film.

Il nuovo sistema di voto funziona così: ognuno dei 6.687 membri dell’Academy (tutta gente che lavora nel cinema) mette insieme la propria classifica dei candidati all’Oscar per il Miglior film. Poi un ristrettissimo gruppo di persone verifica quali sono i film messi al primo posto delle classifiche: se un film è stato messo al primo posto in più della metà delle classifiche, vince l’Oscar. Se invece nessun film ha raggiunto questo risultato, si elimina dalla lista dei candidati il film che è stato messo al primo posto dal minor numero di membri dell’Academy. A quel punto i voti di quei giurati passano ai film che avevano messo al secondo posto nelle loro classifiche. Il processo si ripete fino a che un film non ottiene la maggioranza dei consensi. Gli appassionati di sistemi elettorali riconosceranno in questo sistema il modo in cui funzionano le elezioni in Australia, dove non vince il preferito dal maggior numero di persone, ma quello meno osteggiato.

È probabile che La La Land sia stato messo al primo posto da molti membri dell’Academy, ma anche e soprattutto al secondo (o terzo) da tanti altri, visto che quasi nessuno lo ha considerato un film “brutto”. Un video di Vox spiega bene tutta la faccenda per cui in questo modo i film più polarizzati, quelli che piacciono molto a un certo gruppo di membri dell’Academy ma molto poco ad altri, sono penalizzati: «Il processo di voto degli Oscar premia la mediocrità», sostiene Vox. In effetti, col vecchio sistema di voto potevano vincere film più audaci ma che a molte persone non erano affatto piaciuti, come accadde nel 2006 con Crash – Contatto fisico.

Vox spiega anche che La La Land sarà probabilmente il secondo o il terzo preferito di molti membri dell’Academy perché è un film che parla dell’industria cinematografica: le persone che lavorano a Hollywood amano i film che parlano di loro e del loro lavoro, quindi anche se magari si trattengono dal metterli al primo posto, li mettono comunque in alto nelle loro classifiche.

Da quando è stato introdotto il nuovo sistema di voto nel 2010 sono stati quattro i film in qualche modo legati al cinema o alla recitazione che hanno vinto l’Oscar per il Miglior film: Il discorso del re nel 2011, The Artist nel 2012, Argo nel 2013 e Birdman nel 2015. Se nel 2006 fosse stato usato il sistema delle preferenze avrebbe probabilmente vinto Good Night, and Good Luck, il film di George Clooney sul giornalista e anchorman della CBS negli anni del maccartismo Edward R. Murrow.