La nuova attesa opera di Damien Hirst, di cui si sa pochissimo

Il 9 aprile aprirà a Venezia "Treasures from the Wreck of the Unbelievable", una nuova mostra personale di uno degli artisti più famosi e quotati al mondo

Damien Hirst in posa davanti a "The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living", il 2 aprile 2012 (Oli Scarff/Getty Images))
Damien Hirst in posa davanti a "The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living", il 2 aprile 2012 (Oli Scarff/Getty Images))

Damien Hirst è uno degli artisti contemporanei più famosi e quotati al mondo, e per questo c’è una certa attesa per la sua prossima mostra, Treasures from the Wreck of the Unbelievable, che sarà esposta a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana, a Venezia, dal 9 aprile. Treasures from the Wreck of the Unbelievable, oltre a essere la prima mostra di Hirst in Italia da quando il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospitò una sua retrospettiva nel 2004 e la prima mostra per cui entrambi gli spazi della Fondazione Pinault saranno dedicati contemporaneamente a un unico artista, è anche la prima mostra personale da molto tempo in cui Hirst presenterà una nuova serie di opere: è da dieci anni che sta lavorando a questo progetto di cui non è stata diffusa quasi nessuna anticipazione.

L’inaugurazione è molto attesa nel mondo dell’arte anche perché i prezzi delle opere di Hirst sono molto calati dopo che nel 2008 mise all’asta tutte in una volta le opere della mostra Beautiful inside my head forever, decidendo di venderle da solo senza passare per una galleria come si fa solitamente. Non fu una buona idea, per vari motivi: l’asta avvenne lo stesso giorno in cui i mercati finanziari furono scossi dalla dichiarazione di bancarotta di Lehman Brothers, e furono proposte 223 opere tutte insieme. In generale Hirst è un artista molto prolifico e per questo le sue opere hanno saturato il mercato, facendone scendere moltissimo il valore per gli standard del mondo dell’arte. Per avere un’idea, si possono considerare due opere molto simili: Lullaby Spring fu venduta nel 2007 per 19,2 milioni di dollari, mentre Lullaby Winter fu venduta nel 2015 per 4,6 milioni di dollari.

Sul New York Times la giornalista culturale Robin Pogrebin ha spiegato cosa ci si può aspettare dalla nuova mostra di Hirst. Che Treasures from the Wreck of the Unbelievable sia un progetto ambizioso per l’artista si capisce anche dal fatto che aprirà un mese prima della Biennale di Venezia (13 maggio – 26 novembre), una delle più importanti mostre d’arte collettive al mondo. Secondo le persone che hanno già potuto vedere qualcosa di ciò che sarà esposto nella mostra, le opere saranno circa 250 e assomiglieranno a gioielli finiti sul fondo del mare e ricoperti di coralli come se fossero da poco stati recuperati; per quanto riguarda i prezzi, i più piccoli oggetti di giada sono valutati a partire da 400mila dollari (378mila euro), mentre per una testa di Medusa di malachite, una delle opere più costose, si arriverà a quattro milioni di dollari (3,8 milioni di euro). Sul sito della Fondazione Pinault ci sono solo due fotografie e due brevissimi teaser della mostra.

Finora nessun collezionista d’arte, neppure tra i più noti ed esperti, ha potuto vedere in anteprima le opere di Treasures from the Wreck of the Unbelievable dal vivo. Non hanno nemmeno potuto riceverne delle fotografie: l’unico tipo di anticipazione è stato fornito dalle due gallerie di Hirst, la Gagosian di New York e la White Cube di Londra, i cui gestori hanno mostrato ai potenziali acquirenti delle opere delle loro immagini dallo schermo di un iPad.

Secondo Pogrebin questa nuova mostra è il terzo tentativo di Hirst di tornare al centro dell’attenzione del mondo dell’arte. Il primo è stato l’apertura, nell’ottobre 2015, di una sua galleria d’arte a Londra, la Newport Street Gallery, in cui sono esposte alcune delle tremila opere d’arte che fanno parte della collezione personale di Hirst; ci sono opere di Pablo Picasso così come di altri artisti contemporanei, come Jeff Koons e i membri del movimento Young British Artists (YBA) di cui faceva parte anche Hirst. L’altra recente mossa che ha fatto parlare di Hirst è stata la nuova collaborazione con Larry Gagosian, proprietario dell’omonima galleria, una delle più importanti al mondo con sedici diversi spazi espositivi; nel 2012 Hirst aveva lasciato la galleria dopo 17 anni in cui ne era stato rappresentato, e poi ci è tornato lo scorso aprile.

Nel mercato dell’arte si vedono già i segni di questa strategia: a novembre una delle opere di Hirst con le farfalle spillate è stata venduta dalla casa d’aste Christie’s per un milione di dollari, partendo da una stima di 900mila. Secondo il mercante d’arte Helly Nahmad, intervistato da Pogrebin, la posizione delle opere di Hirst sul mercato migliorerebbe ancora se l’artista realizzasse un catalogo completo di tutte le sue opere: in questo modo i collezionisti saprebbero quante versioni di ciò a cui sono interessati esistono e potrebbero stimarne meglio il valore. Fatte queste considerazioni sul successo economico delle sue opere, bisogna considerare che comunque la fama di Hirst non rischia più di tanto (la maggior parte degli esperti d’arte continua a ritenerlo uno dei più importanti artisti viventi) e così nemmeno il suo stile di vita: con un patrimonio personale stimato di 330 milioni di euro, Hirst a 51 anni è uno degli artisti più ricchi del mondo.