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  • Domenica 1 gennaio 2017

Il Capodanno a Colonia, un anno dopo

La polizia – tra molte polemiche – ha perquisito e identificato preventivamente centinaia di uomini nordafricani, dopo gli incidenti dell'anno scorso

(Henning Kaiser/dpa via AP)
(Henning Kaiser/dpa via AP)

La polizia di Colonia, in Germania, sabato 31 dicembre ha perquisito e identificato centinaia di persone, soprattutto uomini nordafricani o di origine nordafricana, allo scopo di prevenire furti e molestie, e soprattutto polemiche simili a quelle della notte di Capodanno di un anno fa.

Dopo il 31 dicembre del 2015, infatti, la polizia di Colonia aveva ricevuto 1.054 denunce per furto e aggressioni sessuali di varia natura avvenute nel centro della città, soprattutto nei pressi della stazione ferroviaria. La maggior parte delle denunce erano arrivate dopo che i giornali avevano cominciato a parlare del caso, durante la prima settimana di gennaio. Dopo mesi di indagini – rese complicate dalla folla e dalla scarsa qualità delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza – sono state avviate indagini su 83 persone, le uniche che si era riusciti a identificare. Dopo settimane di voci contraddittorie, a giugno un rapporto della polizia federale aveva confermato che la maggior parte delle persone accusate aveva origini nordafricane ed era arrivata in Europa durante le migrazioni dell’estate precedente.

Le misure adottate la scorsa notte dalla polizia di Colonia erano preventive, quindi: domenica mattina la polizia ha detto di aver schierato più di 1.500 agenti in città e di aver ricevuto due denunce per molestie sessuali e di aver arrestato una persona. L’anno scorso c’erano state molte polemiche per come la città avesse sottovalutato gli incidenti e trascurato la sorveglianza del centro la notte di Capodanno; quest’anno le denunce sono state molte di meno, ma la polizia è stata accusata di “racial profiling”, cioè di considerare qualcuno sospettato di un reato in base al colore della sua pelle, visto che le 900 persone perquisite erano tutte nordafricane (lo stesso tweet della polizia usa l’espressione “nafris”, che sta per nordafricano).

La notte scorsa, inoltre, una delle piazze dove nel 2015 si erano verificati più incidenti è stata creativamente illuminata da un’installazione dell’artista tedesco Philipp Geist. Con lo scopo di mostrare Colonia «in una luce migliore», Geist ha illuminato il pavimento della piazza proiettando le parole che gli erano state inviate dalle persone: soprattutto parole positive come “pace”, “diritti”, comprensione”, “speranza” e “amore”, ma anche “preoccupazione” e “guerra”. Gli incidenti del 2015 a Colonia avevano contribuito a rendere aggressivo il dibattito tedesco sull’immigrazione, cominciato con la decisione della cancelliera Angela Merkel di dare asilo a tutti i siriani che erano arrivati in Germania nel corso dell’estate precedente.