Uno scaffale di libri all'edizione 2016 della Fiera del Libro di Francoforte, la più importante e grande fiera libraria del mondo, il 18 ottobre (ARNE DEDERT/AFP/Getty Images)
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9 cose successe nel 2016 nel mondo dei libri

Mondadori ha venduto Bompiani e Marsilio, sono usciti libri attesi da tempo, e il progetto di un libro per bambine ha raccolto 400mila euro su Kickstarter

Uno scaffale di libri all'edizione 2016 della Fiera del Libro di Francoforte, la più importante e grande fiera libraria del mondo, il 18 ottobre (ARNE DEDERT/AFP/Getty Images)

La cosa più importante successa in Italia nel 2016 nel mondo dei libri è stata l’acquisizione di Rizzoli da parte di Mondadori, un processo iniziato nel 2015 e portato a termine nell’aprile scorso, con la conseguente vendita di Bompiani e Marsilio su richiesta dell’Antitrust. Gli altri grossi cambiamenti hanno riguardato il Salone del Libro di Torino e la nascita della nuova fiera libraria che si svolgerà a Milano, Tempo di Libri. Nel resto del mondo si è parlato parecchio del Nobel per la letteratura vinto da Bob Dylan, l’uscita del nuovo libro di Harry Potter e di alcuni libri di importanti scrittori attesi da tempo, come i nuovi romanzi di Jonathan Safran Foer e di Dave Eggers. Questi sono i fatti più rilevanti scelti dalla sezione libri del Post.

Mondadori ha venduto Bompiani a Giunti e Marsilio a Cesare De Michelis

Nel 2015 Mondadori ha comprato RCS Libri, la parte editoriale di RCS MediaGroup, che poi è stata ribattezzata Rizzoli Libri. Il 23 febbraio l’amministratore delegato di Mondadori Ernesto Mauri ha annunciato che l’azienda avrebbe venduto alcune case editrici parte di Rizzoli Libri, cioè Bompiani e Marsilio, anticipando la decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato arrivata a fine marzo. La vendita di Marsilio è andata come ci si aspettava: la casa editrice (che controlla anche il marchio Sonzogno) è stata comprata da Cesare De Michelis, che già possedeva parte delle azioni e la dirige dal 1969. La vendita di Bompiani è stata un po’ più complessa, dato che c’era più di un possibile acquirente interessato. Tra questi La Nave di Teseo, la casa editrice fondata dall’ex direttrice editoriale di Bompiani Elisabetta Sgarbi.

Alla fine di settembre Mondadori ha annunciato la vendita di Bompiani a Giunti, una delle più grandi case editrici italiane, insieme alla stessa Mondadori, a Feltrinelli e al gruppo editoriale GeMS. Con l’acquisizione di Bompiani, Giunti ha arricchito il suo catalogo con libri molto letterari (con Einaudi e Adelphi, Bompiani è una delle case editrici italiane note per pubblicare questo tipo di libri), anche se diversi autori storici della casa editrice sono passati a La Nave di Teseo.

Il nuovo “salone del libro” di Milano: Tempo di Libri

La cosa di cui si è parlato di più nel 2016 è lo scontro tra l’Associazione Italiana Editori (AIE) e le istituzioni piemontesi e torinesi che ha portato alla fondazione di una nuova fiera libraria a Milano. In breve, tutto è nato perché l’AIE voleva avere un ruolo più importante nell’organizzazione del Salone e poi ha deciso che l’offerta di Fiera Milano era più interessante di quella della città di Torino e del Lingotto, la sede storica del Salone. Qui potete rileggere l’inizio della faccenda, qui invece avevamo raccontato della decisione degli editori di organizzare a una fiera a Milano.

(Secondo Marco Ferrario, fondatore di BookRepublic, due saloni del libro sono una buona idea)

Dopo lunghe discussioni andate avanti tutta l’estate, a settembre è stato deciso che nel 2017 ci sarà sia il Salone del Libro di Torino sia Tempo di Libri a Milano, e che le due manifestazioni non saranno legate tra loro. La prima edizione di Tempo di Libri si terrà dal 19 al 23 aprile 2017 nei padiglioni di Fiera Milano Rho e sarà curata dalla scrittrice Chiara Valerio. Il Salone del Libro di Torino si svolgerà invece dal 18 al 22 maggio, e sarà diretto dallo scrittore Nicola Lagioia. Un numero limitato di biglietti ridotti e omaggio sono già disponibili in alcune librerie del Piemonte grazie a una promozione natalizia.

La morte di Umberto Eco e quella di Dario Fo

Nel 2016 sono morti molti personaggi molto famosi, sia del mondo della musica che dei libri. Tra gli italiani ci sono Umberto Eco, importante intellettuale del Novecento e autore di molti romanzi tra cui Il nome della rosa, e il drammaturgo e attore Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997. Eco è morto il 19 febbraio: aveva 84 anni e da due era malato di tumore. Fo è morto il 13 ottobre: aveva 90 anni e negli ultimi tempi era stato ricoverato in ospedale per problemi respiratori.

Eco e Fo non sono le uniche persone morte quest’anno, tra quelle rilevanti per le cose che girano attorno ai libri:

– Harper Lee, l’autrice di Il buio oltre la siepe, il 19 febbraio;
– l’antropologa e scrittrice Ida Magli, il 21 febbraio;
– Pat Conroy, autore di Il principe delle maree, il 4 marzo;
– la scrittrice e storica dell’arte inglese Anita Brookner, il 10 marzo;
– Jim Harrison, autore di Vento di passioni, il 26 marzo;
– lo scrittore ungherese Imre Kertész, premio Nobel per la letteratura nel 2002, il 31 marzo;
– il poeta francese Yves Bonnefoy, il 1 luglio;
Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, il 2 luglio;
Lorenzo Amurri, il 12 luglio;
– Pia Pera, scrittrice e traduttrice, il 26 luglio;
Tommaso Labranca, il 29 agosto;
Ermanno Rea, il 13 settembre;
– Vittorio Sermonti, scrittore, regista e dantista, il 23 novembre;
– la giornalista e scrittrice Francesca Del Rosso, il 12 dicembre.

Il discusso premio Nobel a Bob Dylan

Un’altra delle cose di cui si è discusso di più sulle pagine culturali di giornali e riviste negli ultimi mesi è l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura al cantautore americano Bob Dylan. L’Accademia Svedese ha premiato Dylan “per avere creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”. Se n’è parlato molto per via delle critiche alla decisione di premiare un cantautore invece che uno scrittore o un poeta (il direttore del Post ha anche tirato fuori una vecchia riflessione sulla qualità delle canzoni di Dylan) e anche perché Dylan ha dato a lungo l’impressione di non essere interessato al premio. Non ha risposto alle telefonate dell’Accademia Svedese per cinque giorni e solo due settimane dopo ha detto in un’intervista di «aver apprezzato tantissimo il riconoscimento».

Alla fine Dylan non ha partecipato alla cerimonia di premiazione, che si è svolta il 10 dicembre, ma ha chiesto alla cantautrice americana Patti Smith di ritirare il Nobel al posto suo; ha inviato il suo discorso di accettazione per lettera, che potete leggere qui tradotto in italiano. Durante la cerimonia Patti Smith ha suonato una cover di “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, canzone di Bob Dylan del disco The Freewheelin’ Bob Dylan.

È uscito un seguito della saga di Harry Potter

Uno dei libri più venduti del 2016 in tutto il mondo è Harry Potter e la maledizione dell’erede, una sorta di seguito della serie di romanzi su Harry Potter di J.K. Rowling, che però non è un romanzo: è la sceneggiatura dell’omonimo spettacolo teatrale andato in scena a Londra. L’ha scritta lo sceneggiatore Jack Thorne partendo da una storia di J.K. Rowling. Secondo la maggior parte delle persone che l’hanno letto, Harry Potter e la maledizione dell’erede è più adatto ai fan di lunga data che ai nuovi lettori, sia per il genere che per la trama.

Il personaggio principale dello spettacolo (e della sceneggiatura, pubblicata in Italia da Salani) è Albus Severus, uno dei figli di Harry Potter e Ginny Weasley, che all’inizio dello spettacolo fa amicizia con Scorpius Malfoy, il figlio di Draco Malfoy, cioè uno degli antagonisti di Harry Potter nei libri. Nel corso del primo atto dello spettacolo, che ne ha quattro in totale, passano quattro anni: in questo periodo Albus si dimostra uno studente mediocre e impopolare, e il suo rapporto con il padre Harry peggiora sempre di più. Il conflitto tra i due nasce quando Albus, così come Scorpius, viene assegnato alla casa di Serpeverde contrariamente a quasi tutti i personaggi positivi della storia che appartengono alla casa di Grifondoro.

A novembre è uscito anche un film ambientato nel mondo di Harry Potter, ma molto tempo prima della sua nascita: si chiama Animali fantastici e dove trovarli e la sceneggiatura l’ha scritta J.K. Rowling, che ha anche detto che avrà quattro sequel.

L’incredibile successo di un libro per bambine su Kickstarter

Tra aprile e maggio 2016 una campagna su Kickstarter per finanziare la realizzazione di un libro ha raccolto oltre 455mila dollari (circa 400mila euro) da oltre novemila persone: si chiama Good Night Stories for Rebel Girls ed è il libro per bambini che ha ricevuto il maggior finanziamento su Kickstarter da quando esiste la piattaforma di crowdfunding. Poche altre campagne su Kickstarter hanno ottenuto un simile successo: delle 105mila che hanno raggiunto il finanziamento richiesto, solo 2.848 hanno ottenuto più di 100mila dollari. È un libro illustrato che contiene storie di donne realmente esistite che hanno fatto cose importanti e che sono un modello positivo per le bambine: ci sono la regina Elisabetta II, la tennista statunitense Serena Williams e le sorelle Brontë.

Il libro è in inglese ma le autrici sono italiane: Elena Favilli (peraltro ex giornalista del Post) e Francesca Cavallo, co-fondatrici nel 2012 di Timbuktu Labs, una società che ha sede a San Francisco e ha pubblicato, tra le altre cose, Timbuktu Magazine, la prima rivista su iPad per bambini. Il libro è stato pubblicato da Timbuktu Labs negli Stati Uniti e a marzo uscirà anche in Regno Unito per Particular Books, una casa editrice del gruppo Penguin Random House. In Italia sarà pubblicato da Mondadori con il titolo Storie della buonanotte per bambine ribelli: uscirà il 28 febbraio.

Il prezzo dei libri in Italia è di nuovo aumentato

Nel 2016 il prezzo medio dei libri è aumentato, come già nel 2015, ma è diminuito il numero dei libri venduti rispetto all’anno precedente. Lo dicono sia l’annuale Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia dell’Associazione Italiana Editori (AIE) realizzato da GFK, la più grande società di rilevazione del mercato editoriale presente in Italia, che il rapporto Il mercato del libro. Piccoli e grandi a confronto, di Nielsen, un’altra società di quelle che mettono insieme le classifiche dei libri più venduti. Nielsen ha calcolato che se nel 2015 un libro pubblicato da una grande casa editrice costava in media 16,2 euro, nel 2016 è arrivato a 16,4 euro; per le piccole case editrici si è passati da 12,8 a 13,1 euro. Corrisponde a +1,6 per cento per i grandi e +2,5 per cento per i piccoli editori. Dal 2011 al 2014 invece i prezzi medi dei libri erano sempre calati.

Le altre conclusioni del rapporto di Nielsen sono che il fatturato e il numero di libri venduti dalle piccole case editrici sono cresciuti, mentre sono calati quelli delle grandi case editrici. I libri per ragazzi vanno sempre meglio e sono in crescita anche le vendite dei libri di narrativa italiana.

Il dibattito sull’identità di Elena Ferrante (che è sempre in classifica)

Si è continuato a discutere parecchio di Elena Ferrante, l’autrice della tetralogia iniziata con il romanzo L’amica geniale, quest’anno non solo del successo dei suoi romanzi ma della sua identità, tenuta segreta dall’autrice. A marzo su La Lettura del Corriere della Sera il noto dantista e scrittore italiano Marco Santagata ha ipotizzato che dietro lo pseudonimo ci sia Marcella Marmo, professoressa di Storia contemporanea all’università di Napoli Federico II. Sia Marmo che la casa editrice E/O – che pubblica i libri di Ferrante in Italia – hanno smentito l’ipotesi. A ottobre il giornalista Claudio Gatti ha scritto sul Sole 24 Ore, ripreso da alcune testate straniere, che Elena Ferrante sarebbe la traduttrice Anita Raja, che ha lavorato più volte con E/O ed è sposata con lo scrittore Domenico Starnone. Anche in questo caso sono arrivate le smentite della casa editrice oltre a molte critiche nei confronti di Gatti e dell’accanimento nel voler scoprire l’identità di Ferrante.

Intanto i romanzi di Ferrante sono stati presenti nella classifica dei libri di narrativa più venduti in Italia per quasi tutto l’anno. Già nel 2015 E/O aveva chiuso con un fatturato di 20 milioni di euro, più del doppio rispetto agli anni precedenti.

I libri di cui si è parlato di più

Nel 2016 sono usciti alcuni romanzi attesi da tempo perché i loro autori sono noti e apprezzati in tutto il mondo: Eccomi di Jonathan Safran Foer (il Post ne ha pubblicato un estratto qui) che ha avuto recensioni molto buone; Zero K di Don DeLillo che alcuni critici hanno giudicato il suo migliore dopo Underworld; e Nutshell di Ian McEwan, che non è ancora uscito in Italia ma sarà pubblicato da Einaudi a marzo del prossimo anno. Sono tre romanzi molto diversi tra loro, per temi e lunghezza ma tutti quanti parlano in qualche modo del mondo che ci aspetta nel futuro. Eccomi è in parte ambientato in un futuro prossimo in cui Israele viene devastato da un terremoto e minacciata dall’invasione dei paesi arabi vicini; in Zero K si parla della possibilità di congelare e conservare i propri corpi dopo la morte per avere poi una nuova vita migliore grazie ai progressi della scienza; il protagonista di Nutshell è un feto che dal ventre della madre si preoccupa della vita del genere umano sul pianeta Terra.

Sono usciti anche i nuovi romanzi di Zadie Smith e Dave Eggers. Quello di Smith si intitola Swing Time e racconta la storia di due amiche che sognano di diventare ballerine di tip tap nella Londra multiculturale tra gli anni Ottanta e Novanta. Quello di Eggers si intitola Heroes of the Frontier e parla di una dentista che si trasferisce in Alaska dopo il fallimento del suo matrimonio.

Nel 2016 si è parlato ovviamente di molti altri libri. Uno dei più discussi è stato Le ragazze di Emma Cline, un’esordiente che ha ricevuto un anticipo di 2 milioni di dollari (1,9 milioni di euro) per pubblicarlo. Di La vegetariana di Han Kang, vincitore del Man Booker International Prize del 2016, invece si è parlato perché è raro che un romanzo sudcoreano sia pubblicato e apprezzato nei paesi occidentali. In Italia c’è stato il caso del lunghissimo La scuola cattolica di Edoardo Albinati (di cui il Post ha pubblicato un estratto qui) che ha anche vinto l’ultimo premio Strega.