In Cina stanno ricostruendo il Titanic

Sarà lungo 269 metri, come l'originale, e sarà la principale attrazione turistica di un resort di lusso

Un'immagine pubblicitaria sulla costruzione del New Titanic
Un'immagine pubblicitaria sulla costruzione del New Titanic

In Cina sono iniziati i lavori per ricostruire il Titanic. La replica del transatlantico britannico, affondato nel 1912 dopo la collisione con un iceberg durante un viaggio da Southampton a New York, rappresenterà la maggiore attrattiva turistica del Romandisea Resort, il resort in costruzione nella provincia di Sichuan che nei piani di chi l’ha pensato dovrebbe rilanciare l’economia turistica della zona. Non è la prima volta che qualcuno tenta di ricostruire il Titanic: nel 2012 erano iniziati i lavori del Titanic II, commissionati dal magnate australiano Clive Palmer ad una azienda di proprietà dello Stato cinese (pare che il Titanic II potrà fare il suo viaggio inaugurale entro il 2018). Il cantiere del New Titanic, invece, è stato inaugurato il 30 novembre e si stima costerà intorno ai 138 milioni euro. Il progetto è guidato da una società elettrica cinese, la Star Energy Investment Group, e ai lavori stanno partecipando tra gli altri anche alcuni designer di Hollywood.

La fase di progettazione del New Titanic non è stata per niente facile: solo la raccolta delle copie del progetto originale tra i vari collezionisti in giro per il mondo ha richiesto alcuni anni. Il New Titanic sarà il pezzo forte del resort di lusso in costruzione lungo le rive del fiume Qixing, a Daying, che dista dal mare circa 1.200 chilometri. Sarà lungo 269 metri, come l’originale: anche l’esterno sarà uguale al transatlantico affondato nel 1921 e chi vuole potrà visitare alcune delle stanze interne, che tra le altre cose saranno dotate di Wi-Fi. Oltre al New Titanic, nel resort sono state progettate altre attrazioni: ci sarà una spiaggia artificiale, una stazione termale, una sala cinema per spettacoli in 6D e alcune riproduzioni dell’architettura europea, come castelli e chiese. Tra i collaboratori esterni che stanno lavorando al progetto c’è anche l’ex rappresentante del partito laburista britannico Peter Mandelson, che è il presidente di un centro per la promozione dei legami tra Regno Unito e Cina. Intanto la Star Energy, la società cinese che si sta facendo carico della costruzione del New Titanic, ha già ricevuto delle critiche – inevitabili in questi casi – da chi la accusa di speculare su una tragedia di tali dimensioni. 

Il resort si svilupperà su una superficie di 6,7 chilometri quadrati e non è ancora chiaro se il progetto avrà delle conseguenze sugli abitanti della zona. Alcuni sostengono che ci sia il rischio di sfratto ma in generale la costruzione del New Titanic potrebbe avere diverse conseguenze positive: «Se non ci dovremo muovere, il resort sarà una gran cosa per noi, dalla quale trarre qualche vantaggio economico; se dovremo andarcene sarà un problema. Non ci daranno abbastanza soldi come risarcimento», ha detto un agricoltore 60enne al Guardian.