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  • Lunedì 17 ottobre 2016

Sem, la nuova casa editrice di Riccardo Cavallero

Fondata a maggio dall'ex direttore generale di Mondadori, pubblicherà i primi titoli a gennaio 2017, tutti in tre formati: cartaceo, ebook e audiolibro

(Thomas Eisenhuth/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Thomas Eisenhuth/picture-alliance/dpa/AP Images)

Il Corriere della sera ha pubblicato un’intervista a Riccardo Cavallero, che fino al gennaio 2015 è stato direttore generale di Mondadori e che a maggio ha fondato Sem (Società editoriale milanese), una piccola casa editrice che pubblicherà una ventina di libri all’anno, insieme ad Antonio Riccardi, ex direttore letterario di Mondadori, e Valerio Giuntini, ex direttore commerciale sempre di Mondadori. Cavallero, che ha il 50 per cento delle quote della nuova società insieme a Mario Rossetti, tra i fondatori di Fastweb, ha spiegato quali saranno i primi titoli di Sem, che usciranno nel gennaio 2017, e in cosa si distingue dalle altre case editrici italiane, tra cui la decisione di pubblicare tutti i libri in formato cartaceo, ebook e audiolibro.

Il laghetto di Segrate sembra molto lontano da questo loft milanese, vicino alla Palazzina Liberty, dove Riccardo Cavallero, fino al gennaio 2015 direttore generale di Mondadori Libri Trade, ricomincia da capo. Dal maggiore gruppo italiano, potenza di fuoco che ha inglobato Rcs Libri a una piccola casa editrice che manderà in libreria una ventina di titoli l’anno. Un’avventura che affronta con altre due (ex) colonne del gruppo di Segrate: Antonio Riccardi, poeta, ex direttore letterario di Mondadori, e Valerio Giuntini, che nel gruppo è stato direttore commerciale. La nuova impresa si chiama Società editoriale milanese (Sem) e Cavallero ne è socio al 50% con Mario Rossetti, tra i fondatori di Fastweb e autore del libro “Io non avevo l’avvocato” sull’errore giudiziario di cui è stato vittima.

«La società — spiega Cavallero — è nata a maggio, qualche giorno fa sono stati presentati alla rete di vendita i primi titoli in uscita a gennaio. Con Mario Rossetti abbiamo cominciato a parlare del progetto circa un anno fa, partendo dall’osservazione di una certa staticità del mondo del libro, che non sembra aver percepito il cambiamento del digitale. Crediamo che ci sia spazio per modalità di lavoro e logiche diverse, per attività più snelle. Siamo un’azienda piccola e ambiziosa che inizia da zero, senza un catalogo». «Partiamo dal basement» scherza Riccardi, facendo riferimento alla sede, un seminterrato arredato con grande gusto minimal che contiene anche uno spazio per presentazioni e incontri.

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