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  • Domenica 16 ottobre 2016

Promesse che non lo erano

Nove storie di giocatori che da giovani hanno creato molte aspettative, finendo poi per deluderle tutte o quasi

Dominic Adiyiah del Ghana durante i calci di rigore nei quarti di finale dei Mondiali del 2010 contro l'Uruguay (PEDRO UGARTE/AFP/Getty Images)
Dominic Adiyiah del Ghana durante i calci di rigore nei quarti di finale dei Mondiali del 2010 contro l'Uruguay (PEDRO UGARTE/AFP/Getty Images)

Nel 2007 World Soccer Magazine, una famosa rivista calcistica inglese, pubblicò come ogni anno la lista dei cinquanta giovani calciatori ritenuti i più promettenti del mondo. C’erano tra gli altri Gareth Bale, Ivan Rakitic, Alexis Sanchez, Mesut Ozil e Karim Benzema, che in effetti ora sono considerati tra i giocatori più forti al mondo. C’erano anche molti promettenti calciatori che a un certo punto, per diversi motivi, si sono fermati e ora non sono considerati niente di più che buoni giocatori, come gli spagnoli Bojan Krkic e Fran Merida o il brasiliano Alexandre Pato. Tutti e tre non sono riusciti ad avere una carriera di primo livello, ma hanno giocato per anni in grandi club e ora sono in squadre note e rispettabili. Nella lista di World Soccer però erano elencati anche alcuni nomi di calciatori che non sono mai andati oltre lo status di promesse del calcio, a dimostrazione del fatto che esistono un sacco di ragioni che possono impedire a un giovane talentuoso di raggiungere le condizioni per poter competere ai massimi livelli del calcio mondiale, dai problemi fisici a quelli personali. Abbiamo raccolto le storie delle carriere di alcuni di questi — come Andrea Russotto e Lulinha — insieme a quelle di altre grandi promesse mancate, che sono riuscite a restare solo per breve tempo ai vertici del calcio internazionale, dopo aver illuso moltissimi appassionati e addetti ai lavori.

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