A caccia di squali

Le foto di un torneo per molti grottesco e crudele, ma che per altri è una manifestazione affascinante e utile

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La fotografa Maggie Shannon è cresciuta a Oak Bluffs, sull’isola di Martha’s Vineyard, in Massachusetts: è il posto dove è stato girato il film Lo Squalo e dove fino a due anni fa veniva organizzato ogni anno un torneo di caccia di squali, il Monster Shark Tournament. Quando nel 2014 – dopo le lamentale del consiglio cittadino – il torneo è stato spostato a Newport, in Rhode Island, Shannon ha deciso di visitare e fotografare la competizione nella nuova sede, tornandoci poi anche l’anno seguente.

Dato che è cresciuta in una cittadina di pescatori, Shannon era preparata a questo tipo di esperienza, che altri potrebbero trovare grottesca e crudele: «Ero preoccupata all’idea di fotografare la competizione e lo vedo ancora come un evento piuttosto brutale, ma non credo sia una cosa o bianca o nera».

Attenzione: alcune immagini sono forti.

Durante la gara, per due giorni i pescatori partono prima dell’alba, vanno a caccia e tornano a terra nel pomeriggio per pesare gli squali catturati, selezionando poi il più pesante. Alla fine del torneo si sommano i pesi degli squali più grossi catturati nel primo e nel secondo giorno, e vince chi ha raggiunto il valore più alto. Shannon ha seguito in mare una delle squadre che partecipano al torneo: i pescatori passano il tempo in un’atmosfera molto rilassata, bevendo birra, cantando e aspettando di avvistare uno squalo. Per le esche usano anche il cibo per i cani “che attira moltissimo gli squali e puzza tantissimo”.

Una delle cose che Shannon trova più affascinanti è che spesso questi eventi sono frequentati da ricercatori e scienziati, che riescono così a ottenere campioni da studiare, probabilmente difficili da trovare altrove. Gli stessi pescatori possono decidere se tenersi le loro prede o donarle ai ricercatori o ai banchi alimentari locali, e il torneo segue i regolamenti stabiliti della International Game Fishing Association (IGFA) affinché la pesca abbia un impatto minimo sulla popolazione degli squali.
Shannon ha detto: «Guardare questi pesci da vicino mostra non solo la loro forza, ma anche la loro fragilità. I pescatori ci stanno mostrando qualcosa fuori dal nostro mondo, e quel momento dovrebbe essere apprezzato, seppur accuratamente criticato».