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  • Venerdì 12 agosto 2016

Michael Phelps ha battuto un record che durava da oltre duemila anni

È quello del numero di titoli vinti in gare individuali: Leonida da Rodi, un atleta dell'Antica Grecia, ne aveva vinti dodici, Phelps ora ne ha uno in più

(Adam Pretty/Getty Images)
(Adam Pretty/Getty Images)

Nella notte di venerdì 12 agosto il nuotatore statunitense Michael Phelps ha ritoccato ancora uno dei tanti record che ha stabilito durante la sua carriera, vincendo nei 200 misti la sua ventiduesima medaglia d’oro ai Giochi Olimpici – dove ne ha vinte in tutto ventisei. Quello ottenuto da Phelps stanotte è il tredicesimo oro individuale: grazie a questa vittoria, il fenomeno statunitense ha battuto un record che resisteva da 2.168 anni. Nei Giochi originali infatti – quelli che si tenevano nell’Antica Grecia – Leonida da Rodi, secondo quanto ci è stato tramandato dagli storici antichi, vinse 12 titoli individuali: un record che ha dovuto aspettare Michael Phelps per essere battuto. Leonida fu campione in discipline di corsa assimilabili ai nostri 200 e 400 metri (lo stadion e il diaulos) e in una in cui bisognava correre con armi e armatura. Ottenne la sua ultima medaglia nel 152 avanti Cristo, a 36 anni, alle sue quarte Olimpiadi (anche allora i Giochi si tenevano ogni quattro anni).

Ci furono quasi 300 edizioni delle Olimpiadi antiche, dal 776 avanti Cristo al 393 dopo Cristo. Potevano partecipare solo maschi liberi che parlassero il greco e le discipline non erano molte: gare di corsa veloce, gare di resistenza, prove a cavallo, lotta libera, una specie di pugilato e lo hoplitodromos, la corsa con armi e armature. Gli atleti che vincevano tre discipline in un’unica edizione delle Olimpiadi erano definiti triastes. Nell’antichità ci furono solo sette triastes solo sette atleti, ha scritto BBC, e Leonida fu uno di loro. Leonida fu anche l’unico a ripetere la tripletta in diverse edizioni delle Olimpiadi: vinse tre gare in ognuna delle quattro Olimpiadi a cui partecipò.

Paul Cartledge, professore di studi classici a Cambridge, ha detto che Leonida da Rodi riuscì a fare una cosa prima considerata impossibile: vincere sia nelle gare di velocità che in quelle di corsa con l’armatura, in cui più che un semplice spunto veloce servivano molta resistenza e capacità di sopportare il peso che ci si portava dietro. «Correvano sotto una pesante armatura a una temperatura di 40 gradi. Erano condizioni estremamente complesse, servivano muscoli del tutto diversi e doti ginniche». Record a parte, si sa pochissimo di Leonida. Judith Swaddling del British Museum ha spiegato che dopo la sua morte, Leonida da Rodi fu «venerato come una divinità», almeno a livello locale.

Tornando a Phelps: in queste Olimpiadi ha già vinto quattro ori ed è stato il primo nuotatore con più di 30 anni a vincere un oro olimpico in una gara individuale. Alle Olimpiadi di Pechino del 2008 divenne invece il nuotatore con il maggior numero di medaglie d’oro in una sola edizione delle Olimpiadi: otto.