La società che pubblica il Guardian ha chiuso il bilancio dell’ultimo anno con una perdita di 227,5 milioni di euro
Mercoledì 27 luglio il Guardian Media Group (GMG), la società editoriale che pubblica il quotidiano The Guardian e il settimanale The Observer, ha pubblicato il bilancio dell’anno fiscale chiuso ad aprile 2016, che conferma la situazione di crisi di cui avevano già parlato alcuni osservatori e che lo scorso marzo aveva portato la società ad annunciare un piano triennale di riduzione del personale.
Nonostante alcuni risultati importanti, come i 42 milioni di utenti mensili del sito internet o l’aumento degli utenti paganti che sono diventati più di 50mila, nell’ultimo anno la società ha registrato una perdita di 173 milioni di sterline (227,5 milioni di euro): i risultati negativi sono dovuti sia alle perdite nella gestione ordinaria (che sono state di 68,7 milioni di sterline rispetto ai 14,7 dell’anno precedente) che alla svalutazione della partecipazione azionaria in Ascential, azienda proprietaria di magazine e stazioni radio e tv.
Il bilancio registra anche un calo delle entrate pubblicitarie, sia per l’edizione cartacea che per quella digitale, su cui il Guardian ha investito molto negli ultimi anni. Secondo Businnes Insider “anche se GMG non ha fatto commenti sulle ragioni della diminuzione dei ricavi dell’edizione digitale, fonti interne al Guardian ne attribuiscono la colpa ai giganti digitali tra cui Google e Facebook”.