La pessima giornata di Twitter in borsa

Le sue azioni hanno perso il 13 per cento, dopo la pubblicazione dei dati del secondo trimestre che mostrano i soliti problemi del social network

All’apertura della borsa di New York di mercoledì 27 luglio, Twitter ha subito un crollo notevole del valore delle sue azioni, che hanno perso il 13 per cento passando da 18,45 a 16,34 dollari.

La ragione principale sta nei dati di crescita del secondo trimestre 2016, diffusi martedì sera dopo la chiusura delle borse e che sono al di sotto delle aspettative degli analisti finanziari. Nel secondo trimestre dell’anno Twitter ha ridotto le perdite (passate da 136,7 a 107 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2015), e sono cresciuti anche i ricavi, ma a deludere sono state le previsioni sui ricavi del terzo trimestre – che saranno secondo l’azienda tra 590 e 610 milioni di dollari contro i 678 delle stime – e la conferma del problema che Twitter ha ormai da un po’, ovvero che il numero di utenti cresce troppo poco: nel secondo trimestre sono stati 313 milioni al giorno, meno non solo di quelli di Facebook (1 miliardo e 650 milioni), ma anche di Instagram (500 milioni).

Il CEO di Twitter Jack Dorsey, che è tornato a occupare la carica da un anno, ha introdotto molte novità per tentare di rilanciare il social network – l’ultima è l’accordo con la rete tv britannica Sky Sports per trasmettere in diretta gli highlights della Premier League – e ha puntato molto sull’aumento dei ricavi dalle pubblicità sui video. Twitter però è ancora al lavoro per sviluppare gli strumenti per analizzare le visualizzazioni degli annunci e per consentire agli inserzionisti di pianificare le loro campagne. Anche per questo, secondo quanto ha scritto l’azienda in un documento rivolto agli azionisti, i primi risultati di questa strategia dovrebbero iniziare a vedersi solo nel quarto trimestre del 2016.