Il nuovo Iron Man sarà una ragazza nera di 15 anni

Si chiama Riri Williams e dal prossimo autunno sostituirà – o affiancherà – nei fumetti Tony Stark

(Marvel)
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Aggiornamento: Il 22 agosto è stato annunciato che il personaggio di Riri Williams si chiamerà Ironheart (cioè “Cuore di acciaio”) quando indosserà la sua armatura simile a quella di Iron Man. Il nome è stato scelto da Joe Quesada, chief creative officer di Marvel. I nomi “Iron Woman”, cioè “Donna d’acciaio”, e “Iron Maiden”, cioè “Ragazza d’acciaio”, sono stati esclusi: il primo perché giudicato di stile antiquato, il secondo per via dell’omonimia con il famoso gruppo musicale heavy metal britannico. L’autore Brian Michael Bendis ha detto a Wired che il nome del personaggio è legato alle ragioni per cui Williams decide di indossare la sua armatura: si tratta di “problemi di cuore”, come già era stato nel caso di Tony Stark, che era diventato Iron Man per salvare fisicamente il proprio.

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L’ultimo personaggio introdotto nei fumetti della casa editrice Marvel si chiama Riri Williams, una ragazza nera di 15 anni, che è geniale e frequenta il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e sarà la nuova Iron Man. La decisione di Marvel, che da tempo sta ideando personaggi nuovi per includere nelle proprie storie sempre più minoranze etniche e religiose, è stata molto apprezzata dalla maggior parte dei fan e dei critici. Tra i personaggi multiculturali creati da Marvel negli ultimi anni ci sono stati un Hulk coreano, un Captain America nero, una Thor donna, una Ms. Marvel musulmana, un X-Men gay e uno Spider Man ispanico.

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Riri Williams compare nel settimo numero di Invincible Iron Man, un albo uscito nel marzo del 2016 scritto da Brian Michael Bendis e disegnato da Mike Deodato, incentrato sul personaggio di Tony Stark, il genio miliardario che indossando una tuta speciale diventa Iron Man. I fumetti di Invincible Iron Man hanno preceduto Civil War II, una storia crossover (cioè che mischia personaggi di serie diverse) che parla della lotta tra Tony Stark/Iron Man e Carol Danvers/Captain Marvel, una supereroina che sa volare, è fortissima e sa controllare e usare a suo piacimento varie forme d’energia. Iron Man è arrabbiato con Captain Marvel perché sta sfruttando i superpoteri di un ragazzo di nome Ulysses, che sa prevedere il futuro, per impedire grandi crisi come quelle che affrontano solitamente i supereroi. Durante una delle missioni di Captain Marvel muore War Machine, un supereroe della sua squadra, che era il migliore amico di Iron Man. Si formano quindi due fazioni di supereroi (come nel film Captain America: Civil War), una con Iron Man, che è contro l’utilizzo dei poteri di Ulysses per prevenire le crisi, e una con Captain Marvel, che invece vuole continuare a anticipare i disastri.

In tutto questo, Tony Stark ha diversi problemi: la sua società ha un sacco di guai finanziari, forse sta per scoprire chi sono i suoi veri genitori (Howard e Maria Stark erano i suoi genitori adottivi), e con la morte di War Machine è vicino a collassare emotivamente. Nell’ultimo numero di Invincible Captain America, uscito il 6 luglio, Stark scopre che Riri Williams ha costruito nel suo dormitorio al MIT una tuta simile a quella di Iron Man, e che la sta usando per scorrazzare in volo sopra gli Stati Uniti. Non si sa ancora bene come collaboreranno Stark e Williams, ma lo sceneggiatore Brian Michael Bendis ha anticipato a Time che la crisi di Stark potrebbe aprire sostanzialmente degli spazi di azione per la nuova Iron Man. Nel prossimo autunno, comunque, il personaggio di Williams sostituirà in qualche modo Tony Stark, non si sa ancora come e non si sa bene per quanto tempo (è improbabile che sia una cosa definitiva), diventando Iron Man. La nuova versione di Iron Man sarà disegnata da Stefano Caselli, fumettista italiano che lavora per Marvel dal 2002.

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Bendis è conosciuto come uno degli sceneggiatori più “moderni” di Marvel – è lui che ha creato lo Spider-Man ispanico e l’X-Men gay – e ha spiegato a Time che introdurre personaggi nuovi e meno legati alla tradizione Marvel è difficile, perché se una parte dei fan li apprezza, un’altra continua a volere solo storie come quelle che leggeva da bambino. Bendis ha spiegato che moltissimi commenti online criticano il fatto che sia stato creato il personaggio di Williams nonostante ci fosse già quello di Miles Morales, lo Spiderman per metà afroamericano e per metà ispanico: «È una cosa strana da dire. Sono persone a sé, proprio come lo sono Captain America e Ciclope. Tutto quello che posso fare è dire la mia con il personaggio, e forse capiranno con il tempo che la loro non è la più progressista delle posizioni». Bendis ha anche spiegato che parlando con gli sceneggiatori più anziani ha scoperto che anche loro avrebbero voluto creare personaggi più eterogenei, ma che credevano che il pubblico non fosse ancora pronto.

Secondo Bendis, prima di questi personaggi nuovi «c’era una parte di pubblico che vagava nel deserto in cerca di rappresentanza, e ora che c’è, vai online e sei salutato da questa ondata di amore». Soprattutto online, però, c’è anche chi sta portando avanti campagne molto aggressive contro la nuova direzione di Marvel, sostenendo che la casa editrice stia solo cercando di farsi pubblicità e di ingraziarsi nuove fette di mercato. Oltre a questi fan, che spesso usano argomentazioni apertamente razziste, ce ne sono altri che accusano Marvel perché, nonostante stia introducendo personaggi di culture, generi e orientamenti sessuali diversi, continua a far scrivere le storie da sceneggiatori maschi e bianchi: dei 90 sceneggiatori e disegnatori che stanno lavorando alle nuove serie della casa editrice lanciate lo scorso autunno, per esempio, solo 10 sono donne.