• Mondo
  • Sabato 11 giugno 2016

Gli alleati del nuovo governo libico sono entrati a Sirte

Fino a poco tempo fa era considerata la roccaforte dell'ISIS in Libia: il successo dell'attacco ha stupito diversi osservatori

(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)
(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)

Giovedì 9 giugno una milizia alleata del governo di unità nazionale libico, l’unico sostenuto dalla comunità internazionale, è riuscita ad entrare a Sirte, la città della Libia che da oltre un anno era controllata dallo Stato Islamico. L’attacco della milizia era iniziato tre settimane fa, ma la rapidità degli ultimi sviluppi ha sorpreso diversi esperti e osservatori. Dopo aver trascorso gli ultimi giorni a riconquistare la lunga fascia costiera occupata dall’ISIS, giovedì la milizia è arrivata alla periferia di Sirte, considerata la più importante base dello Stato Islamico al di fuori di Siria e Iraq. Molti dei suoi soldati si sono scattati fotografie accanto a bandiere nere e altri simboli abbattuti. Un gruppo ha distrutto l’intelaiatura di un cartellone pubblicitario usato dai miliziani dello Stato Islamico come patibolo per impiccare i prigionieri.

L’inviato dell’ONU Martin Kobler, il diplomatico che ha contribuito alla formazione del nuovo governo, ha detto di essere rimasto impressionato dall’avanzata delle milizie di Misurata.

https://twitter.com/koblersrsg/status/741509334455181312

Negli ultimi giorni la città è stata bombardata da aerei e navi, mentre il comandante delle truppe di terra dice che da quando è cominciata l’operazione sono stati uccisi 110 miliziani governativi e altri 500 sono rimasti feriti. Gran parte degli attacchi degli ultimi giorni si sono concentrati intorno all’Ougadougou Center, un centro congressi fatto costruire dal dittatore Muammar Gheddafi e trasformato dallo Stato Islamico nel suo quartier generale. Le milizie governative dicono di aver occupato il porto delle città e che gran parte degli uomini dello Stato Islamico è fuggita verso il deserto a sud. Gli esperti, scrive il New York Times, avvertono che lo Stato Islamico è ancora in grado di compiere contrattacchi o azioni di guerriglia nella zona, che però in molti ritenevano saldamente in mano allo Stato Islamico. Fino a poche settimane fa, Sirte era indicata come un possibile rifugio per i suoi leader nel caso la situazione in Siria ed Iraq fosse peggiorata.

Le milizie che sono entrate a Sirte provengono da Misurata, una città costiera che si trova nell’ovest del paese, tra Sirte e la capitale Tripoli. Sono considerate fra le più numerose e meglio armate del paese. Al momento sono alleate con il governo di unità nazionale di Tripoli, nato da una serie di accordi tra le numerose fazioni libiche e appoggiato dalla comunità internazionale. Poche settimane fa, il governo guidato da Fayez Serraj ha ricevuto la promessa di aiuti, sotto forma di armi e addestramento militare, da parte della comunità internazionale.