Glenn Ford, il divo più normale che c’era

Era nato oggi cent'anni fa, fu tra i più popolari degli anni ruggenti hollywoodiani, e protagonista di una commedia perfetta da domenica pomeriggio: "Angeli con la pistola"

Glenn Ford ebbe un ruolo particolare e notevole nel divismo hollywoodiano della metà del secolo scorso: popolarissimo e amato in mezzo mondo, ma sempre un passo indietro alle grandi personalità del cinema di quei decenni, una specie di divo generico, di quelli che oggi in molti faticherebbero a ricordarne due film o forse anche uno. Era nato il primo maggio di 100 anni fa a Sainte-Christine, in Canada e tra gli anni Quaranta e Sessanta divenne uno dei più importanti attori del periodo epico del cinema americano. Divenne famoso soprattutto per i suoi ruoli in film noir e western, nei quali interpretava in genere personaggi normali, uomini comuni che finivano quasi sempre in situazioni apparentemente più grandi di loro. Ford andava bene per quei ruoli anche perché aveva la faccia giusta: normale, da uomo qualunque, ma con un tratto di fascino nello sguardo. Recitò in più di cento film, i più famosi forse Gilda e Quel treno per Yuma, e per cinque volte fu nello stesso film di Rita Hayworth. Vinse un Golden Globe per una stupenda commedia di Frank Capra, Angeli con la pistola (con Bette Davis e Peter Falk), e il sito IMDb ricorda che è stato una delle “più veloci pistole dei western“: pare ci mettesse circa quattro decimi di secondo a estrarre la pistola e sparare; ancora meno del tempo che ci metteva John Wayne, per dire.

Glenn Ford era un nome d’arte: si chiamava Gwyllyn Samuel Newton Ford ed era nato in Canada ma a otto anni si era trasferito con la famiglia a Santa Monica, in California. Iniziò a recitare a teatro: prima per passione durante le superiori e poi per lavoro con una compagnia teatrale. Il suo primo film – nei cui titoli di coda compariva come Gwyllyn Samuel Newton Ford – è Night in Manhattan, un musical di 10 minuti del 1937. Nel 1939 Ford divenne cittadino statunitense e firmò un contratto con la 20th Century Fox: al tempo gli attori erano lavoratori dipendenti di una sola casa cinematografica. Per la 20th Century Fox Ford recitò in alcuni importanti film, tra cui Seduzione di Charles Vidor e Così finisce la nostra notte, un film anti-nazista di John Cromwell.

La ben avviata carriera da attore di Ford si interruppe a causa della Seconda guerra mondiale, quando si arruolò come volontario nella Marina statunitense. Poco dopo essere tornato dalla guerra recitò in quello che è probabilmente il suo film più famoso: Gilda, un noir del 1946 con Rita Hayworth a fare la femme fatale, ancora di Charles Vidor.

Negli anni Cinquanta Ford recitò in altri importanti film, piuttosto noti ancora oggi: Il grande caldo e La bestia umana di Fritz Lang e Quel treno per Yuma di Delmer Daves (un film di cui nel 2006 è stato fatto un trascurabile remake con Russell Crowe).

Ford ebbe importanti ruoli anche in I quattro cavalieri dell’Apocalisse, del 1962, e ancora nel Superman del 1978, in cui interpretò la parte del padre adottivo del supereroe. Recitò fino agli anni Novanta – smise dopo un attacco cardiaco – ma dagli anni Settanta in poi la maggior parte dei suoi ruoli furono televisivi e mai memorabili. Si sposò quattro volte, morì nel 2006, a novant’anni.