La mostra di Roman Signer a Nuoro

Fino al 3 luglio il museo MAN ospiterà filmati e installazioni dell'artista svizzero conosciuto per i processi di "distruzione controllata"

Roman Signer
(Michael Bodenmann)
Roman Signer (Michael Bodenmann)

Fino al 3 luglio il museo MAN di Nuoro ospiterà la mostra Roman Signer. Films and Installations, con duecento filmati e una serie di installazioni realizzati dall’artista svizzero Roman Signer.
Signer è conosciuto per mettere in atto azioni di “distruzione controllata”: prende oggetti d’uso comune – ombrelli, tavoli, stivali, contenitori, cappelli, biciclette – e li fa esplodere con polveri da sparo oppure li sottopone all’azione degli elementi naturali, come il vento o l’acqua. In Action Kurhaus Weissbad (1992), per esempio, Signer ha lanciato delle sedie dalla finestra di un hotel, mentre in Unfall als Skulptur (2008) ha messo in moto una specie di Apecar carico di barili d’acqua su una rampa (tipo quelle da skate) alta 11 metri, lasciando che una volta arrivato all’estremità opposta si ribaltasse e si schiantasse al suolo.

La mostra si divide in due progetti: uno presenta la produzione di filmati in Super 8, la pellicola creata da Kodak nel 1965, e realizzati da Signer tra il 1975 e il 1898; l’altro è legato a tre nuovi lavori creati appositamente per la mostra.

Roman Signer è nato a Appenzell, in Svizzera, nel 1938: ha iniziato a lavorare come artista nella seconda metà degli anni Sessanta, dopo avere lavorato come disegnatore, come ingegnere radio apprendista e per un breve periodo come tecnico in una fabbrica di pentole a pressione.