SpaceX ha fatto una gran cosa

Ha fatto atterrare in verticale un razzo su una piattaforma in mezzo all'oceano: è la prima volta che ci si riesce

La società spaziale privata SpaceX è riuscita a far atterrare in verticale un razzo Falcon 9 su una barca-drone, una sorta di chiatta che sta nell’oceano e che viene guidata a distanza senza che ci sia qualcuno a bordo. L’atterraggio in mare è molto importante per il futuro di tutto quello che si potrà fare nello Spazio – vivere, viaggiare, capire cose – ed è qualcosa che non era mai stato fatto prima. Il razzo è atterrato senza subire danni: vuol dire che lo si potrà riutilizzare, con un grande risparmio economico. I razzi di solito si distruggono dopo aver fatto il loro dovere, “accompagnando” cose in orbita. Era la quinta volta che SpaceX, fondata dal geniale imprenditore Elon Musk, provava un atterraggio di questo tipo.

Già a gennaio un razzo di SpaceX aveva centrato perfettamente la barca-drone, ma a causa del malfunzionamento di uno dei meccanismi che blocca una delle sue quattro gambe si era inclinato su un lato, esplodendo poco dopo. L’atterraggio del razzo su una chiatta messa nell’oceano è vantaggioso per almeno due motivi: la barca-drone può liberamente spostarsi per andare dove il razzo potrebbe arrivare (nell’oceano non ci sono ostacoli) e l’atterraggio in mare è più sicuro rispetto a quello a terra, perché non ci sono intorno case o persone e non c’è il rischio di causare danni.

Il razzo Falcon 9 che è riuscito ad atterrare senza rompersi era stato lanciato poco prima delle 17 di venerdì dalla base di Cape Canaveral, in Florida. La barca-drone si trovava nell’Oceano Atlantico, al largo della costa della Florida. Già a dicembre 2015 SpaceX era riuscita a far atterrare un altro Falcon 9, anche quello in verticale, sulla terraferma. Quel razzo era servito per portare nello Spazio 11 veicoli spaziali per Orbcomm, un’azienda di comunicazioni satellitari.

Il Falcon 9 atterrato ieri è stato usato per lanciare nello Spazio la capsula Dragon,che trasporta una specie di casa gonfiabile in cui far vivere gli astronauti: dovrebbe raggiungere domenica la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La casa gonfiabile si chiama Beam (Bigelow Expandable Activity Module) e sarà testata per due anni, per vedere come si comporta nello Spazio e per capire se è sicuro farci vivere delle persone. Kirk Shireman, responsabile delle operazioni della ISS, ha detto che i moduli Beam sono “il futuro” e che “gli umani li useranno quando inizieremo ad allontanarci dalla Terra, per iniziare ad abitare nell’Orbita terrestre”.

SpaceX – il nome intero è Space Exploration Technologies Corporation – è un’azienda statunitense che si occupa di trasporti spaziali. A guidare SpaceX è Elon Musk, un estroso e capace imprenditore sudafricano che qualcuno paragona al Tony Stark di Iron Man. Musk ha 44 anni ed famoso tra le altre cose per aver fondato PayPal e per aver creato Tesla Motors. Finora SpaceX ha trasportato nello spazio “cose”: oggetti, strumentazioni, veicoli spaziali. L’ambizione di SpaceX è però quella di portare nello spazio anche delle persone: astronauti, turisti, aspiranti colonizzatori. Nel maggio del 2012 SpaceX è diventata la prima compagnia privata ad aver inviato all’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, un veicolo spaziale contenente rifornimenti.

Dal 2014 la NASA ha invece scelto SpaceX, insieme a Boeing, come società che dal 2017 trasporterà astronauti – e non più solo rifornimenti – verso la Stazione Spaziale Internazionale. Manca ancora molto, ma fa comunque parte del piano di Elon Musk e SpaceX per riuscire a portare degli uomini su Marte. Il Guardian spiega che Musk e SpaceX sono impegnati in un’interessantissima gara contro la società Blue Origin, controllata da Jeff Bezos, il miliardario che ha fondato Amazon. Blue Origin è già riuscita a far atterrare tre piccoli razzi. A differenza di Musk, Bezos non permette però di riprendere gli atterraggi dei “suoi” razzi, che nemmeno portano cose verso la ISS, almeno non per ora.