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  • Martedì 2 febbraio 2016

Le nuove Halles apriranno a fine marzo

È stata fissata l'inaugurazione dell'ambiziosa riprogettazione dell'area centrale di Parigi e del suo spettacolare elemento di copertura

Les Halles
(Patrick Kovarik/AFP/Getty Images)

Alla fine di marzo sarà inaugurata a Parigi la ristrutturazione del complesso delle Halles, la zona degli ex mercati nell’omonimo quartiere del centro della città. L’area comprende un centro commerciale sotterraneo aperto nel 1979 – il Forum des Halles – un giardino e la stazione Châtelet-Les Halles, da cui passano cinque linee metropolitane e tre linee ferroviarie: di fatto sono due nodi della metropolitana collegati ed è la più grande stazione sotterranea d’Europa dove ogni giorno passano circa 750 mila persone.

Il quartiere è anche quotidianamente affollato da parigini e turisti in quanto molto centrale e perché quattro isolati più a est si trova il Centro Pompidou e tre più a ovest il museo del Louvre, insieme al Palais Royal e molte altre attrazioni cittadine. Lo stesso centro commerciale è il secondo più visitato in Francia. Ciò malgrado, il progetto del 1979 è sempre stato molto discusso sul piano urbanistico ed estetico, e l’area ha da tempo anche problemi legati alla presenza di spaccio di droga e micro criminalità. I lavori di ristrutturazione, che sono cominciati nel 2010, hanno ampliato le strutture esistenti e prevedono dei nuovi giardini che dovrebbero essere completati nel 2018.

Les Halles era uno dei più antichi mercati di Parigi. A metà Ottocento fu coperto da un sistema di padiglioni in ferro battuto progettato dall’architetto Victor Baltard. Lo scrittore Émile Zola vi ambientò il romanzo Il ventre di Parigi: l’espressione del titolo si riferisce appunto alla struttura di Baltard. Negli anni Settanta, durante la costruzione della stazione, il mercato venne spostato, quasi tutti i padiglioni furono distrutti e al loro posto venne costruito il centro commerciale insieme a un giardino e a un esteso spazio pedonale. Due padiglioni furono smontati e ricostruiti altrove, uno a Yokohama in Giappone e l’altro a Nogent-sur-Marne, a sud-est di Parigi.

Quest’ultima struttura è quella usata per girare una scena del film Una lunga domenica di passioni (2004) di Jean-Pierre Jeunet, ambientata nel mercato di Les Halles negli anni del primo dopoguerra. Invece, nel sito del cantiere per la costruzione del Forum, che appariva come un’enorme voragine nel centro di Parigi, il regista Marco Ferreri aveva girato Non toccare la donna bianca (1974), surreale film western con Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve che racconta gli eventi che portarono alla battaglia di Little Big Horn. I nativi americani erano gli abitanti del quartiere, sfrattati dalle loro abitazioni.

La scelta di costruire il Forum al posto della struttura di Baltard venne molto criticata, e ancora di recente Anne Hidalgo – l’attuale sindaco di Parigi che lo ha ereditato dal suo predecessore Bertrand Delanoë – ha insistito sul completamento del nuovo progetto come rimedio a quell’intervento degli anni Settanta.

L’elemento più spettacolare della nuova struttura, progettato dall’architetto Patrick Berger, è una copertura chiamata Canopée (la parola canopia indica la chioma degli alberi): è fatta di 18 mila lastre di vetro color sabbia, sovrapposte in modo da lasciar passare l’aria e progettate per adattarsi alle variazioni della luce naturale. Coprirà tutto il nuovo spazio insediato sopra la zona del Forum, affacciandosi fino al limitare del giardino esistente: le nuove uscite dagli spazi sotterranei del Forum e della stazione porteranno verso ovest, sboccando di fronte all’edificio della Borsa e alla chiesa di Saint Eustache. Per realizzare la Canopée sono stati spesi più di 200 milioni di euro, mentre il costo dell’intero cantiere è stato stimato pari a un miliardo di euro.

La struttura, ormai ultimata, ospiterà diversi spazi culturali: un conservatorio, una biblioteca con un archivio digitale, aree aperte alla cittadinanza per eventi e spettacoli, e un centro dedicato all’hip hop. Ogni giorno molte persone provenienti dalla banlieue parigina passano per Châtelet – Les Halles e nella zona e nei sottopassaggi è comune vedere ragazzi impegnati in performance di street dance e musicali; per questo è stato progettato il centro, che comprenderà anche studi di registrazione. L’intero progetto nasce da un’idea di apertura nei confronti della cultura pop, sviluppato urbanisticamente con l’idea di riportare in superficie la vita di un’area centrale della città. Il 27 gennaio, all’interno del Forum, il sindaco Hidalgo ha inaugurato il primo spazio pubblico destinato al parkour: il Centr’Halles Park.