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  • Lunedì 16 novembre 2015

Tutte le notizie di lunedì su Parigi

François Hollande ha detto che la Francia è «in guerra», sono stati identificati altri due terroristi e sono continuate perquisizioni e indagini, ma Salah Abdeslam è ancora ricercato

(AFP PHOTO/ ERIC FEFERBERG)
(AFP PHOTO/ ERIC FEFERBERG)

Nel pomeriggio di oggi il presidente francese François Hollande ha tenuto un discorso davanti al Parlamento, riunito in seduta comune a Versailles, in seguito agli attentati terroristici di venerdì scorso a Parigi, in cui sono morte 130 persone. Hollande ha annunciato che la Francia è “in guerra” e che intensificherà i suoi bombardamenti contro l’ISIS (o Stato Islamico), che ha rivendicato gli attacchi di Parigi. Durante il suo discorso, Hollande ha anche annunciato che si incontrerà con il presidente statunitense Barack Obama e con quello russo Vladimir Putin per collaborare alla risoluzione della crisi politica in Siria, e ha chiesto al Parlamento di estendere lo stato di emergenza in Francia per tre mesi. Hollande ha inoltre proposto di modificare la Costituzione, in modo da adattarla meglio alla guerra contro il terrorismo.

Oggi sono intanto proseguite le indagini e le attività di polizia per identificare i responsabili degli attacchi. La procura di Parigi ha identificato due altri presunti attentatori: Ahmad Al Mohammad si è fatto esplodere allo Stade de France, era nato nel 1990 a Idlib in Siria, stando alle informazioni sul passaporto trovato vicino al suo corpo e quindi ancora in fase di verifica; Samy Aminour era invece al Bataclan, era nato nel 1987 e si era recato in Siria dove si era unito all’ISIS, secondo una testimonianza del padre. In molte città della Francia sono stati effettuati controlli e perquisizioni, che hanno portato al ritrovamento di armi e agli arresti domiciliari di 23 persone. Si è trattato di operazioni antiterrorismo in generale, non necessariamente legate alle indagini sui fatti di Parigi.

A Molenbeek, un quartiere di Bruxelles in Belgio, nella mattina di oggi è stata condotta una grande operazione di polizia con l’obiettivo di trovare Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di venerdì: l’iniziativa è terminata nel primo pomeriggio senza portare ad arresti. La polizia belga ha rilasciato Mohamed Abdeslam, fratello di Salah Abdeslam – tuttora ricercato – e di Ibrahim Abdeslam, morto nel corso degli attacchi di venerdì a Parigi. Altre quattro persone sono state rilasciate, mentre due sono ancora in arresto da sabato scorso con l’accusa di terrorismo.

I media francesi hanno detto che l’organizzatore degli attacchi terroristici a Parigi è Abdelhamid Abaaoud, un belga che ora vive in Siria e che ha aderito all’ISIS. I magistrati in Belgio hanno detto però che si tratta di “indiscrezioni non confermate”. Le notizie sono ancora confuse in merito e non ci sono comunicazioni ufficiali.

Nel primo pomeriggio di oggi diversi giornali italiani hanno scritto che una Seat Ibiza scura era ricercata in Italia in relazione agli attacchi di Parigi. La notizia è stata ripresa da diversi media stranieri, ma in seguito il questore vicario di Torino, Sergio Molino, ha detto che “l’allarme c’è stato, ma è rientrato: smentita la notizia della presenza di un presunto terrorista sul nostro territorio, non risulta alcun transito”.

Un allarme bomba ha portato questa mattina a un’operazione degli artificieri intorno a uno degli edifici della Commissione europea a Bruxelles, pare si sia trattato di un falso allarme.

Alle 12 a Parigi e in molte città europee è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle persone uccise venerdì negli attacchi terroristici. Da questa sera e per tre giorni la Torre Eiffel sarà illuminata con i colori della bandiera francese.