Storia e attualità del filo spinato

All'inizio serviva a proteggere i raccolti dagli animali, poi divenne usatissimo in guerra, ora viene usato per proteggere i confini: quelli ungheresi, per esempio

Un migrante al confine tra Serbia e Ungheria (AP Photo/Matthias Schrader)
Un migrante al confine tra Serbia e Ungheria (AP Photo/Matthias Schrader)

Per chiudere le frontiere e limitare il passaggio dei migranti attraverso i propri confini meridionali con Croazia, Serbia e Romania, il governo ungherese ha usato e userà diverse centinaia di chilometri di “nastro spinato”, una variante più recente del classico filo spinato generalmente formato da due fili metallici intrecciati con dei nodi di altro filo a formare delle spine. Il nastro spinato è molto più pericoloso del normale filo spinato ed è usato principalmente per installazioni militari. È costituito da un unico nastro d’acciaio arrotolato a cui vengono saldate delle lame affilate.

Per realizzare le recinzioni il governo ungherese si è rivolto, tra gli altri, a Mutanox, un’azienda tedesca specializzata nella fabbricazione di recinzioni, che però ha rifiutato l’ordine (rinunciando a circa mezzo milione di euro) dicendosi contraria all’uso che ne fa il governo ungherese: perché potrebbe essere usato per ferire uomini, donne e bambini che non rappresentano alcun tipo di minaccia.

Nastro spinatoUn esempio di nastro spinato. Foto: Tom Oates

Ha raccontato il Boston Globe in un recente articolo che il filo spinato, come altre invenzioni, venne concepito per usi agricoli e solo in un secondo momento riadattato per essere usato contro gli uomini. La versione originaria venne brevettata negli anni Settanta dell’Ottocento da Joseph Glidden, che possedeva una fattoria nell’Illinois. Il filo spinato fu fondamentale per lo sviluppo delle comunità agricole nell’ovest degli Stati Uniti, perché permise ai coltivatori di difendere i terreni dagli animali: in breve tempo passò però dalla semplice protezione di allevamenti e possedimenti ai campi di battaglia.
Un versione rudimentale di filo spinato era però già stata usata a metà secolo, prima che qualcuno ne depositasse il brevetto, e durante la Guerra di secessione americana. Dal 1880 il filo spinato venne usato dall’esercito britannico in Sudafrica nella prima delle due guerre boere, per proteggere le linee ferroviarie più importanti dagli assalti dei boeri, i coloni sudafricani di origine olandese. Dopo la fine delle guerre l’esercito britannico si servì del filo spinato per delimitare i campi di concentramento creati per imprigionare i soldati catturati e le famiglie boere.

Nel corso degli anni l’uso del filo spinato, grazie al suo costo contenuto e alla sua efficacia, divenne uno strumento di uso comune per gli eserciti americani ed europei. Le caratteristiche della Prima guerra mondiale, combattuta prevalentemente dalle trincee, portarono a un forte aumento della produzione di filo spinato in tutta Europa, che fu impiegato in larga scala da tutti gli schieramenti. Lo stesso fecero poi gli eserciti coinvolti nella Seconda guerra mondiale: in Germania la fabbricazione di filo spinato si intensificò notevolmente a causa dell’uso massiccio che il regime nazista ne fece per circondare campi di concentramento e di lavoro, oltre al tradizionale uso militare. L’esercito tedesco aveva cominciato ad usarlo già nella Prima guerra mondiale: nel 1915 i tedeschi elettrificarono la recinzione al confine tra il Belgio occupato e l’Olanda, causando più di duemila morti.

Dalla Seconda guerra mondiale in poi, comunque, la diffusione dei carri armati ridimensionò l’importanza del filo spinato in ambito militare. Nel periodo della Guerra fredda tuttavia, il filo spinato divenne uno dei simboli della “cortina di ferro”, il confine che divideva gli stati del Patto di Varsavia da quelli occidentali, a tratti costituito proprio da recinzioni di filo spinato.

Oggi, fra gli eserciti di tutto il mondo, è comune invece l’uso delle “concertine”: bobine di nastro spinato, arrotolate e fissate a pali d’acciaio, che si possono facilmente allungare e posizionare a terra. Sono utilizzate soprattutto negli interventi in cui è richiesta una veloce messa in sicurezza di edifici, varchi o confini, perché richiedono l’impiego di poche persone e possono coprire diversi chilometri in poche ore. Tuttavia, in molti si chiedono per quanto tempo ancora possa essere utilizzato il filo spinato, considerando lo sviluppo delle strategie di combattimento, la sua scarsa efficacia contro i veicoli e la facilità con cui – in alcuni casi – si può oltrepassare anche a piedi.