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  • Lunedì 5 ottobre 2015

Le alluvioni in South Carolina

Le alluvioni provocate dall'uragano Joaquín hanno causato la morte di nove persone e a migliaia sono senza acqua e energia elettrica

Charleston, South Carolina 4 ottobre 2015 (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)
Charleston, South Carolina 4 ottobre 2015 (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)

Negli ultimi giorni in South Carolina, Stati Uniti, il passaggio dell’uragano Joaquín, le piogge molto abbondanti, diverse esondazioni e le conseguenti alluvioni hanno causato la morte di nove persone: cinque sono annegate e altre quattro sono rimaste uccise in incidenti stradali legati al maltempo. Più di 40 mila sono rimaste senz’acqua, più di 900 si trovano nei rifugi e circa 26 mila sono senza energia elettrica.

Domenica 4 ottobre, secondo il National Weather Service, è stato il giorno più piovoso nella storia della capitale del South Carolina, Columbia, e il governatore Nikki Haley ha parlato di un livello di pioggia che capita «una volta ogni mille anni»: in alcune zone sono caduti fino a 60 centimetri d’acqua. Il governatore ha anche detto che 381 strade e 127 ponti sono stati chiusi in tutto lo stato, e che 1.000 agenti e 1.000 grandi mezzi sono al lavoro per ispezionarli e verificarne l’idoneità strutturale: potrebbero servire anche alcune settimane prima che la situazione torni alla normalità. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza in South Carolina, autorizzando gli aiuti federali.

Le autorità dello stato hanno avvisato i cittadini anche di diversi rischi “collaterali” legati alle alluvioni: il pericolo di alligatori e serpenti che l’acqua potrebbe aver portato nelle zone abitate e la diffusione di sostanze tossiche utilizzate per imbalsamare e conservare i cadaveri in alcune zone dove le inondazioni hanno scardinato dal terreno alcune tombe. Da martedì mattina, ha detto Steven Taylor, meteorologo del National Weather Service, dovrebbe «finalmente» smettere di piovere.

Il ciclone Joaquín non ha colpito direttamente la costa orientale degli Stati Uniti, ma ha causato fortissime piogge proprio nella zona degli Appalachi meridionali, la catena montuosa che attraversa da nord a sud la zona orientale degli Stati Uniti dove si trova il South Carolina. L’uragano si è formato negli ultimi giorni di settembre nella zona dei Caraibi ed è stato classificato come appartenente alla categoria 4 della scala di intensità Saffir-Simpson, la principale unità di misura dei cicloni tropicali che prevede in tutto 5 categorie.

Nella tempesta causata dall’uragano è rimasta coinvolta la nave cargo El Faro, scomparsa al largo delle Bahamas con a bordo 33 persone (28 americani e 5 polacchi): era salpata dalla Florida, era diretta a San Juan, Porto Rico e non si hanno sue notizie dallo scorso 1 ottobre. Dopo giorni di ricerche, sabato scorso era stato recuperato un salvagente appartenente alla nave, dei rottami e un container, e domenica la Guardia Costiera statunitense aveva detto di aver recuperato un corpo che indossava la tuta d’emergenza, ma che non è stato ancora identificato. La Guardia Costiera ha anche detto che la nave è affondata, ma che le ricerche dei marinai non sono state ancora interrotte.