Marte e l’acqua: cosa abbiamo scoperto

La NASA ha tre ipotesi, ora che ci sono prove "inequivocabili" che sul pianeta c'è acqua allo stato liquido

Su Marte c’è acqua allo stato liquido: lo ha confermato la NASA (l’agenzia spaziale degli Stati Uniti) durante una conferenza stampa lunedì 28 settembre, dopo che per anni i ricercatori avevano ipotizzato che sul pianeta ci potesse essere acqua allo stato liquido oltre a quella ghiacciata, quindi allo stato solido. Le nuove prove sulla presenza di acqua su Marte, definite “inequivocabili” dalla stessa NASA, sono state ottenute analizzando i dati raccolti da Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), la sonda spaziale inviata verso Marte nell’agosto di dieci anni fa. I ricercatori hanno identificato i segni di minerali idratati su alcuni rilievi, dove stagionalmente sono visibili strisce scure, piccoli canali evidentemente prodotti dallo scorrere dell’acqua. Questo dettaglio ha permesso la scoperta dell’acqua su Marte allo stato liquido, cosa che potrebbe portare a nuovi importanti studi circa la possibilità che sul pianeta esista qualche forma di vita, per come la conosciamo.

Le foto di Marte a colori:

I ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti da uno spettrometro di MRO – uno strumento che può determinare il tipo di minerale osservando particolari lunghezze d’onda della luce – e hanno capito che le linee stagionali sono composte da sali con acqua all’interno dei loro cristalli. Secondo lo studio della NASA, l’acqua ha quindi un ruolo chiave nella formazione delle striature osservabili periodicamente su alcuni pendii del pianeta durante la stagione calda marziana.

Acqua su Marte

 

Le strisce scure sono rivoli di acqua salata che si formano quando la temperatura sale sopra i -23 gradi centigradi. Incominciano in primavera e arrivano a centinaia di metri durante l’estate. In inverno si essiccano.

 

Come si forma l’acqua su Marte

La scoperta dell’acqua su Marte allo stato liquido porta comunque con sé ancora diversi dubbi da risolvere. Prima di tutto i ricercatori vogliono capire da dove arrivi l’acqua e per ora ci sono tre ipotesi. Una è che si formi nei sali perclorati in seguito all’aumento dell’umidità nell’atmosfera marziana in alcuni periodi dell’anno. Un’altra secondo cui l’acqua si forma da uno strato ghiacciato che diventa liquido quando entra in contatto con i sali. Infine, una terza ipotesi è che possa trattarsi di una falda sotterranea, dalla quale in certe condizioni fuoriesce l’acqua.

Un’animazione digitale di un cratere di Marte con i solchi dovrebbe potrebbe formarsi l’acqua in alcuni momenti dell’anno

Diverse ricerche precedenti avevano comunque già parlato di acqua allo stato liquido su Marte, seppure fornendo prove meno consistenti delle attuali. Nel febbraio del 2014 le strumentazioni montate sul MRO avevano fotografato i pendii sui quali stagionalmente compaiono le strisce nere. Sugli stessi pendii erano state rilevate, indirettamente, variazioni di minerali ferrosi, forse dovute al passaggio di una soluzione acquosa che comprende gli stessi minerali che hanno la proprietà di ridurre il suo punto di congelamento. Le prime rilevazioni a distanza non avevano trovato indizi sulla effettiva presenza di acqua o sali minerali, in compenso avevano confermato la presenza di minerali ferrosi lungo le strisce: e questi erano sensibilmente presenti sui pendii dove si pensava che potesse fluire l’acqua, mentre erano assenti sui versanti dove non erano mai state osservate le linee. Ora sembra esserci la conferma.

Le foto di Marte in HD

Il lago su Marte

Nel 2013 il robot automatico (rover) della NASA Curiosity, aveva trovato le tracce di un antico lago nel quale ci sarebbero state le condizioni ideali per ospitare forme di vita, per come le conosciamo. Secondo i ricercatori il lago si originò circa 3,7 miliardi di anni fa e, sulla base delle rilevazioni di Curiosity, era lungo circa 50 chilometri e largo circa 5 chilometri nel suo punto di maggiore ampiezza. Un’altra volta, nel 2012, Curiosity aveva fotografato su Marte quello che con ogni probabilità un tempo era un corso d’acqua.

Google Maps per Marte

Oggi Google ha celebrato la scoperta della NASA con un doodle, un’animazione che compare nella pagina iniziale della navigazione. Il doodle rappresenta Marte prima di spalle, poi girato che beve acqua da un bicchiere con una cannuccia. L’autore del doodle è Nate Swinheart. Google ha anche un servizio, simile a Google Maps, che permette di esplorare Marte in base alle fotografie satellitari disponibili. Il servizio permette di esplorare anche la Luna.