• Domenica 27 settembre 2015

Mondiali di ciclismo 2015, ha vinto Sagan

Lo slovacco ha battuto Matthews e Navardauskas: il primo italiano è solo diciottesimo

Peter Sagan all'arrivo a Richmond (AP Photo/Gerry Broome)
Peter Sagan all'arrivo a Richmond (AP Photo/Gerry Broome)

Aggiornamento 22,04: lo slovacco Peter Sagan ha vinto i Mondiali di ciclismo. Secondo è arrivato l’australiano Michael Matthews, e terzo il lituano Ramunas Navardauskas. Il migliore degli italiani è stato Giacomo Nizzolo, che è arrivato soltanto diciottesimo.

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Mondiali di ciclismo 2015, che si stanno svolgendo negli Stati Uniti, finiranno questa sera tra le 21 e le 22: l’ultima e più importante gara è partita alle 15 da Richmond (quando lì erano le 9 di mattina): l’Italia – che ha 9 corridori al via – punta alla vittoria della maglia iridata con Nibali e Ulissi. I Mondiali di ciclismo si tengono ogni anno – di solito negli ultimi giorni di settembre – in posti sempre diversi. Quest’anno i Mondiali di ciclismo sono cominciati il 20 settembre e hanno assegnato finora undici medaglie d’oro: due per la cronosquadre, cinque nelle cronometro individuali e quattro nelle corse in linea. Gran parte della gara sarà trasmessa in diretta dalla Rai, prima su Rai Sport e in seguito su Rai 2. Ai Mondiali di ciclismo partecipano uomini e donne, divisi nelle categorie Élite, Under 23 e Junior. I Mondiali di ciclismo assegnano la “maglia iridata” e si corrono a squadre nazionali: i corridori di quella italiana sono stati selezionati dal commissario tecnico Davide Cassani, ex ciclista ed ex telecronista RAI.

I corridori al via
La gara di oggi è la prova maschile su strada della categoria Élite: è partita alle 15 italiane – le 9 di mattina a Richmond – e vi parteciperanno 191 corridori di di 51 paesi. Tra loro ci sono nove italiani e almeno due di loro – Diego Ulissi e Vincenzo Nibali – hanno buone possibilità di vincere una medaglia. La gara maschile Élite dei Mondiali di ciclismo è lunga poco più di 259 chilometri e consiste in 16 giri di un “circuito” perlopiù cittadino lungo circa 16 chilometri.

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I Mondiali di ciclismo e la maglia iridata
I Mondiali di ciclismo sono il più importante evento dell’ultima parte di stagione ciclistica, che si concluderà tra qualche settimana. Al vincitore di ognuna delle 12 prove del Mondiale viene consegnata la famosa e ambita “maglia iridata”: una maglia bianca con al centro delle bande orizzontali che ricordano un arcobaleno e riprendono i colori della bandiera olimpica (verde, giallo, nero, rosso e blu). La maglia iridata è importante perché chi la vince la indossa per un intero anno, fino al mondiale successivo (il vincitore della maglia iridata a cronometro indossa la sua maglia nelle prove a cronometro). Nell’ultimo anno la maglia iridata l’ha indossata Michał Kwiatkowski, che nel settembre 2014 ha vinto il Mondiale di Ponferrada, in Spagna. L’Italia non vince un Mondiale di ciclismo dal 2008: in quel Mondiale, corso a Varese, vinse Alessandro Ballan e nei due anni precedenti il campione del mondo di ciclismo su strada fu Paolo Bettini.

Le altre prove dei Mondiali di ciclismo 2015
Nelle 11 prove finora disputate l’Italia ha ottenuto due secondi posti: nella cronometro maschile Élite con Adriano Malori e nella gara in linea Under 23 con Simone Consonni. Il nuovo campione del mondo a cronometro è il bielorusso Vasil’ Kiryenka, la nuova campionessa femminile su strada è la statunitense Elizabeth Armitstead.

Il circuito di Richmond
Il circuito che i corridori dovranno percorrere 16 volte prevede alcune centinaia di metri in pavé e, nella sua parte finale, tre “muri”, ovvero salite brevi ma con molta pendenza. Il più duro dei muri è il secondo: è lungo 100 metri con pendenza media del 16 per cento. Il traguardo della corsa sarà dopo l’ultimo dei tre “muri”, che è lungo 400 metri e ha una pendenza media del 7 per cento. Terminato l’ultimo muro resterà da percorrere un rettilineo di circa 600 metri, in leggera salita.

Il percorso dei Mondiali di ciclismo
Il percorso dei Mondiali di ciclismo 2015 non presenta lunghe salite: la presenza del pavé, la lunghezza totale del percorso e la presenza dei tre muri (con tratti di pavé anche in salita) rendono però la prova di Richmond dura e complicata. È probabile che la corsa si deciderà tra il penultimo e l’ultimo giro, ma ci saranno comunque molti corridori che proveranno la fuga sin dai primi giri. Data la varietà del percorso – pavé, salite, arrivo in pianura – sono molti i corridori che puntano a una vittoria e sono allo stesso modo molte le tattiche che le diverse nazionali proveranno a usare. Ci sono squadre con forti velocisti che sperano la corsa non diventi troppo dura così che il gruppo possa arrivare compatto all’arrivo. Ci sono squadre che puntano invece a rendere la corsa difficile per far stancare i velocisti così da riuscire a staccarli su uno dei muri. E poi ci sono squadre che non punteranno su un unico corridore, cercando di adattarsi all’evolversi della corsa.

Gli italiani al via
L’Italia è una delle squadre che non ha un solo e unico “capitano”: Diego Ulissi, che ha 26 anni ed è stato due volte campione mondiale Juniores, proverà a vincere staccando gli avversari nell’ultimo giro; Vincenzo Nibali, 30 anni, potrebbe provare una fuga da lontano; i velocisti Elia Viviani e Giacomo Nizzolo proverebbero invece cercare una medaglia nel caso di arrivo in volata. Gli altri italiani in gara sono Daniele Bennati, Daniel Oss, Manuel Qunziato, Fabio Felline e Matteo Trentin.

I favoriti per la vittoria della maglia iridata
Gli italiani – Nibali e Ulissi, soprattutto – avranno qualche possibilità di vittoria, non sono però tra i principali favoriti per i Mondiali di ciclismo 2015. I veri favoriti per la prova su strada di Richmond sono soprattutto quattro: il norvegese Alexander Kristoff, il tedesco John Degenkolb, lo slovacco Peter Sagan e l’australiano Michael Matthews. I quattro hanno caratteristiche piuttosto simili, e sono a loro volta più simili a Ulissi che a Nibali: sono corridori molto bravi in volata, capaci però di resistere e addirittura scattare anche su brevi salite. Ulissi, Degenkolb, Kristoff e Sagan sono tutti corridori “da classica”: corse di un giorno, spesso con pavé o “muri”. Oltre a questi principali favoriti ci sono almeno una dozzina di corridori con l’obiettivo di vincere la medaglia d’oro e di indossare l’importante maglia iridata. Non è nemmeno da escludere la possibilità che a vincere – o ad arrivare sul podio – siano corridori inizialmente non dati tra i favoriti: potrebbe succedere che, distratte dal “curarsi” a vicenda, le squadre principali finiscano per bloccarsi a vicenda, aprendo a possibili fughe di altri corridori.

Come vedere i Mondiali di ciclismo in tv
L’ultima e più importante prova dei Mondiali di Richmond sarà trasmessa sui canali Rai e si potrà seguire in diretta streaming dal sito o dall’app Rai. Nel pomeriggio la diretta della tappa si potrà vedere su Rai Sport (canale visibile sul digitale terrestre e sulla piattaforma Sky) e dalle 19.30 circa anche Rai 2 trasmetterà gli ultimi giri del percorso. La telecronaca della tappa sarà fatta da Francesco Pancani e Silvio Martinello.