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  • Domenica 23 agosto 2015

Guida alla finale dei Mondiali dei 100 metri

Ha vinto il giamaicano Usain Bolt, con un tempo di 9.79: al secondo posto è arrivato lo statunitense Justin Gatlin

Justin Gatlin e, dietro di lui, Usain Bolt, il 22 agosto a Pechino, in Cina (Christian Petersen/Getty Images for IAAF)
Justin Gatlin e, dietro di lui, Usain Bolt, il 22 agosto a Pechino, in Cina (Christian Petersen/Getty Images for IAAF)

Aggiornamento dopo la gara: Il corridore giamaicano Usain Bolt ha vinto la finale dei 100 metri ai Mondiali di atletica leggera in corso a Pechino, in Cina. Bolt ha vinto la gara in 9.79, mentre al secondo posto è arrivato Justin Gatlin.

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Alle 15,15 di domenica pomeriggio si terrà la finale maschile dei 100 metri, la gara più importante dei Mondiali di atletica leggera che si stanno disputando a Pechino, in Cina. Prima della finale ci saranno, alle 13,10, tre semifinali per decidere i finalisti: i centometristi attualmente in gara sono 24, solo otto si qualificheranno per la finale e sono soprattutto due quelli da cui ci si aspetta la vittoria: il giamaicano Usain Bolt e lo statunitense Justin Gatlin. La finale dei 100 metri – così come tutte le altre gare dei Mondiali di atletica leggera – si potrà seguire sui canali Rai che su quelli di Eurosport. Per quanto riguarda la Rai la finale dei 100 metri si potrà vedere sul canale Rai Sport 1 (canale 57 del digitale terrestre), sul sito e sull’applicazione Rai per smartphone e tablet.

Sui 100 metri Bolt è l’attuale detentore del record del mondo, il campione mondiale in carica e il campione olimpico in carica. Nelle ultime stagioni Bolt – che ha compiuto 29 anni il 21 agosto – ha però corso poco, spesso con brutti risultati. Molto meglio di Bolt è andato il 33enne Gatlin, che nell’ultima stagione ha mostrato di essere in un eccellente stato di forma. In passato Gatlin è stato squalificato per doping e per questo motivo non è amato da buona parte del pubblico (che spesso lo fischia) e i suoi recenti risultati sono stati spesso messi in discussione.

Gatlin è stato campione olimpico sui 100 metri alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, e nella sua carriera è stato squalificato per doping in due diverse occasioni: nel 2001 e nel 2006. In questa seconda occasione la squalifica per Gatlin fu di otto anni, poi ridotta a quattro. Al contrario di Gatlin, Bolt non è mai stato squalificato per doping ed è quindi considerato un atleta più “pulito”, oltre ad avere avuto sempre una grande capacità di guadagnare simpatie e coinvolgimento del pubblico: la sfida tra Bolt e Gatlin è quindi spesso ridotta giornalisticamente come la sfida del “buono” contro il “cattivo”. Bolt il “buono” è l’atleta un tempo fortissimo che, dopo qualche difficoltà, punta a ritornare il più forte proprio nello stadio di Pechino in cui nel 2008 vinse l’oro olimpico facendo segnare un nuovo record del mondo. Gatlin gode di entusiasmi mediatici assai minori e il fatto che non si sia mai davvero scusato per il suo passato uso di doping non aiuta. Sia Gatlin che Bolt hanno però rifiutato questa netta contrapposizione. Bolt non ha mai accusato Gatlin e ha anzi detto di non avere “nessun problema” nel correre contro di lui. Gatlin ha detto: «Sono solo un corridore, così come lo è lui. Non c’è un buono o un cattivo».

Oltre a Gatlin e Bolt gli atleti che sono quasi sicuri di qualificarsi alla finale e che una volta in finale hanno come obiettivo la medaglia d’oro sono Asafa Powell e Tyson Gay. Powell è giamaicano ed ha 32 anni, Gay è statunitense ed ha 33 anni: i due sono, come Gatlin, al termine della loro carriera ed entrambi, così come Gatlin, hanno avuto in passato sospensioni e squalifiche per doping.

Nelle batterie dei 100 metri – il primo turno della prima gara, da cui si accede alle semifinali – Gatlin ha fatto il miglior tempo (9.83), Powell e Bolt hanno fatto il quarto e il quinto e Gay il diciannovesimo. I risultati nelle batterie (così come quelli delle semifinali) non sono però molto indicativi: è possibile che i corridori, una volta certi della qualificazione, decidano di non sforzarsi al massimo, conservando le energie per la finale e cercando di nascondere agli avversarsi il loro vero stato di forma. Oltre a essere importante per la sfida di Bolt contro gli avversari più anziani e più discussi, la finale dei 100 metri sarà rilevante perché tra meno di un anno ci saranno le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Questo Mondiale e le Olimpiadi del prossimo anno sono infatti gli ultimi due grossi trofei che atleti ormai sportivamente vecchi come Gay, Powell e Gatlin potranno probabilmente provare a vincere.