I film di Hollywood pieni di persone bianche

Per esempio: quanto dura "Moonrise Kingdom" se si prendono solo le scene in cui parlano attori o attrici non bianchi? Circa 10 secondi

Dylan Marron ha 27 anni, è originario del Venezuela, è cresciuto a New York e il mese scorso ha avviato un progetto per raccontare il problema della rappresentazione della diversità nei film prodotti a Hollywood. Marron ha creato una serie di video in cui riduce alcuni film molto popolari e di successo alle parole pronunciate da un attore o da un’attrice non bianchi. Il problema viene discusso da tempo per quanto riguarda le donne ed era stato posto anche durante le ultime nomination agli Oscar, quando non era stato scelto nessun attore nero o regista donna, generando riflessioni e critiche sul fallimento di Hollywood nell’includere le cosiddette minoranze.

– Moonrise Kingdom (Una fuga d’amore), film del 2012 diretto da Wes Anderson.
Se si riduce “Moonrise Kingdom” alle singole parole pronunciate da una persona non bianca, il film dura 10 secondi.

– Her (Lei), film del 2013 scritto e diretto da Spike Jonze, e (500) Days of Summer (500 giorni insieme) del 2009 diretto da Marc Webb se la cavano un po’ meglio: rispettivamente durano 40 e 30 secondi.

– Noah, film del 2014 scritto, diretto e prodotto da Darren Aronofsky, con protagonista Russell Crowe nel ruolo di Noè.

– Wedding Crashers (2 single a nozze), film del 2005 di David Dobkin con Owen Wilson e Vince Vaughn.

– Black Swan (Il cigno nero), film del 2010 diretto da Darren Aronofsky con Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel.

– Into the Woods, film del 2014 diretto da Rob Marshall. Se si riduce il film alle singole parole pronunciate da una persona non bianca, il film non dura nemmeno un secondo.

– The Fault in Our Stars (Colpa delle stelle), film del 2014 diretto da Josh Boone, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di John Green. Dylan Marron dice che è un film che ha avuto un enorme successo e che la scelta del casting avrebbe dovuto essere più attenta. In nessun punto del romanzo si specifica il colore della pelle dei due protagonisti.

– American Hustle (L’apparenza inganna), film del 2013 diretto da David Russell.

Marron ha spiegato al Guardian di non essere rimasto particolarmente sorpreso dai risultati della sua ricerca, ma di aver comunque provato un’incredibile delusione. I film considerati da Marron non presentano alcuna ragione precisa che giustifichi la scelta di così tanti attori bianchi né per i ruoli da non protagonisti né per i ruoli importanti poiché non raccontano «l’esperienza di essere bianco». A proposito di Into the Woods, film del 2014 diretto da Rob Marshall e prodotto da Walt Disney, Marron commenta per esempio: «Mi stai chiedendo di credere che un gigante ti stia inseguendo nel bosco, ma non che una persona nera possa essere nel bosco?». Quando invece il ruolo di protagonista in un film è assegnato a attori o attrici non bianche, comunque già famosi, la storia ha a che fare proprio con il colore della loro pelle.