La mostra di Henri Cartier-Bresson a Vigevano

Sono esposte 44 fotografie con il commento di autori famosi, come Milan Kundera, Alessandro Baricco e Leonardo Sciascia

Ile de la Cité, Parigi, 1952
Ile de la Cité, Parigi, 1952

Fino al 5 luglio le Scuderie del Castello di Vigevano, in piazza Ducale, ospitano una mostra di fotografie di Herni Cartier-Bresson intitolata Immagini e Parole. Henri Cartier-Bresson. La mostra espone 44 fotografie – alcuni famose, come l’Ile de la Cité o l’Eunuco della corte imperiale dell’ultima dinastia, altre un po’ meno – accompagnate dal commento di un autore importante, come Milan Kundera, Alessandro Baricco e Leonardo Sciascia. L’esposizione è organizzata da Contrasto, Magnum Photos e dalla fondazione Henri Cartier-Bresson: l’ingresso costa 8 euro, 5 euro con le riduzioni.

Le fotografie sono disposte in un’unica sala delle Scuderie: si salgono due piani di scale e si deve attraversare il cortile interno per entrare. Di fianco a ogni foto di Bresson c’è una frase o un commento di un autore importante o di un amico del fotografo che spiega l’immagine o che cerca di far comprendere al visitatore il punto di vista di Bresson, che era famoso per riuscire a cogliere il momento esatto, come in una delle sue opere più famose, Behind the Gare Saint-Lazareesposta alla mostra di Vigevano.

Henri Cartier-Bresson (1908-2004) è stato uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo, uno dei primi a occuparsi di fotogiornalismo: tra le sue fotografie più famose ce ne sono molte legate a grandi avvenimenti storici. Ha viaggiato moltissimo, soprattutto nel primo periodo della sua carriera, tra Spagna, Italia, Germania, Polonia e Messico, e nelle sue fotografie si poteva vedere la sua vicinanza con i surrealisti. Dal 1936 al 1946 ha lavorato per la stampa comunista con Robert Capa, e ha documentato la Seconda guerra mondiale vivendola come fotografo dell’esercito, prigioniero, fuggiasco e combattente della Resistenza. Ha creato nel 1947 l’agenzia fotografica Magnum Photos, una delle più importanti al mondo, con Robert Capa, David Seymour, George Rodger e William Vandivert.