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  • Sabato 28 marzo 2015

Come si riconosce un terrorista

Il sito The Intercept ha pubblicato la lista di "comportamenti sospetti" usata nei controlli di sicurezza negli aeroporti americani (occhio se avete le mani sudate)

Il sito The Intercept, diretto dal giornalista statunitense Glenn Greenwald, ha pubblicato un documento riservato della TSA, l’agenzia governativa statunitense che si occupa dei controlli di sicurezza sui mezzi di trasporto, in cui sono elencati i comportamenti che rendono un passeggero sospetto di essere un terrorista durante i controlli prima dell’imbarco sugli aerei. La lista contiene 92 “segnali” divisi per categorie, ognuno associato a un “punteggio” che indica quanto quel soggetto è considerato un sospetto. Le persone che mostrano un numero eccessivo di comportamenti tra quelli inclusi nella lista della TSA possono essere sottoposti a controlli ulteriori.

La lista è molto vasta e molti dei comportamenti segnalati sono piuttosto comuni anche tra le persone abituate a volare di frequente. Ad esempio, un pomo d’Adamo particolarmente tremolante o un numero eccessivo di sbadigli. Anche chi si lamenta troppo dei controlli di sicurezza è potenzialmente sospetto, così come chi ha i palmi delle mani sudati. Alcuni comportamenti sono abbastanza ovvi, come ad esempio il fatto che il passeggero sembri indossare un “travestimento”. Altri invece sono molto comuni, come “arrivare in ritardo all’imbarco”.

Secondo un ex agente della TSA intervistato da The Intercept, la lista è così lunga per fare in modo che potenzialmente ogni passeggero, che sia un terrorista o meno, possa essere sottoposto a controlli più approfonditi, nel caso gli agenti della TSA lo considerino un sospetto. La lista fa parte di un programma più ampio con cui la TSA cerca di individuare in anticipo eventuali terroristi attraverso lo studio dei loro comportamenti sospetti. Il programma – introdotto nel 2007 e costato finora circa 900 milioni di dollari – prevede l’impiego di molti agenti appositamente addestrati nell’osservazione dei comportamenti anomali.

Secondo il “Government Accountability Office” (GAO), un ufficio che fa parte del Congresso degli Stati Uniti d’America, il programma della TSA non ha solide basi scientifiche. Il GAO ha esaminato decine di studi scientifici e ha concluso che le possibilità di identificare un potenziale terrorista partendo dall’osservazione del suo comportamento non sono molto superiori a quelle di identificarlo scegliendo un passeggero a caso. In un altro rapporto, il dipartimento della Sicurezza Nazionale ha detto che la TSA non è in grado di fornire valutazioni sull’efficacia del programma e sul fatto che abbia un rapporto positivo tra costi e benefici.

Foto: AP Photo/Nam Y. Huh