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  • Lunedì 2 marzo 2015

Tutto su Roma-Juventus

Chi gioca stasera, come sono messe le squadre e cosa aspettarsi da una delle partite più attese della Serie A

Roma's forward from Serbia Adem Ljajic reacts during the Italian Serie A football match AS Roma vs Parma at the Olympic stadium in Rome on February 15, 2015. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
Roma's forward from Serbia Adem Ljajic reacts during the Italian Serie A football match AS Roma vs Parma at the Olympic stadium in Rome on February 15, 2015. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Stasera alle 20.45 Roma e Juventus giocheranno contro nel posticipo della 25esima giornata di Serie A, il più importante campionato di calcio italiano. È una partita molto attesa da settimane, se non addirittura da mesi, anche se per come si sono messe le cose potrebbe non essere decisiva: la Juventus è prima in classifica con 57 punti, mentre la Roma è seconda a 48. Secondo molti, questa partita è per la Roma l’ultima possibilità di avvicinarsi alla Juve, a 13 giornate dal termine del campionato: nel caso perdesse, per sperare di vincere ancora lo scudetto la Roma dovrebbe recuperare sulla Juventus più di un punto a giornata.

In condizioni normali, quella di stasera sarebbe una grande occasione per la Roma: gioca in casa, dove in questa stagione di Serie A non ha mai perso, e a differenza della Juventus in settimana non dovrà giocare un turno infrasettimanale (il 5 marzo, fra tre giorni, la Juventus giocherà la semifinale di andata di Coppa Italia contro la Fiorentina). Due dei giocatori migliori della Juventus, Andrea Pirlo e Paul Pogba, sono infortunati: il primo non giocherà di sicuro, sul secondo non si sa ancora. Ma questo non è un periodo “normale”, per la Roma. Dopo aver cominciato la stagione con grandissime aspettative – l’anno scorso era arrivata seconda fra la sorpresa di molti – a febbraio si è ritrovata fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia e molto distante dalle Juventus in Serie A. È ancora in gara in Europa League – dopo una faticosa ma meritata vittoria per 2-1 sul Feyenoord – e agli ottavi di finale giocherà contro la Fiorentina, una delle squadre italiane più in forma del momento.

In campionato la Roma ha pareggiato sei delle ultime otto partite, alcune giocate peraltro contro avversarie abbordabili come Parma, Verona ed Empoli. Alla Juventus va invece tutto piuttosto bene: sembra meno in forma di qualche mese fa ma nell’ultima giornata di campionato ha vinto in rimonta per 2-1 contro l’Atalanta, senza grossi drammi, e martedì scorso nell’andata degli ottavi di Champions League ha battuto il Borussia Dortmund, una squadra che sebbene stia passando una stagione mediocre è pur sempre una delle più forti in Europa.

Ma che problemi ha la Roma, esattamente?
In generale tutto sembra funzionare meno bene dell’anno scorso. Secondo molti, la motivazione è soprattutto legata al gioco: quello della Roma sembra essere diventato piuttosto lento, macchinoso e prevedibile. Ma fin dall’inizio della stagione la Roma ha avuto un sacco di problemi legati agli infortuni: due dei suoi giocatori migliori, Kevin Strootman e Leandro Castan, ne hanno avuti di gravi al punto da fargli saltare l’intera stagione; a turno si sono poi fatti male diversi giocatori potenzialmente titolari, non permettendo praticamente mai all’allenatore Rudi Garcia di giocare con la migliore formazione possibile: fra gli altri, si sono infortunati i difensori Astori, Torosidis, Yanga-Mbiwa, Maicon (che soffre in realtà di problemi cronici), i centrocampisti Keita e De Rossi e l’attaccante Iturbe.

Nemmeno il mercato invernale ha risolto questi problemi: sono arrivati un attaccante discontinuo e delicato come Victor Ibarbo (già infortunato anche lui), un centravanti forte e ma in scarsa forma a causa della Coppa d’Africa – Seydou Doumbia – e Nicolás Spolli, un buon difensore che fino a gennaio giocava in Serie B, nel Catania. Per via delle molte assenze nelle ultime partite la Roma ha fatto giocare spesso l’attaccante esterno 18enne della primavera Daniele Verde e il centrocampista 20enne Leandro Paredes, alla sua prima stagione in squadra. È stato poi ceduto al Milan l’attaccante più promettente della rosa, Mattia Destro, che negli ultimi mesi era sembrato sempre più insofferente e meno inserito nel gioco della squadra.

La Juventus di quest’anno è più forte di quella di Conte?
L’anno scorso, dopo 24 giornate, la Juventus che fece il record di punti in Serie A era a 63 punti: 6 in più della Juventus di quest’anno. Era però già fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia. Da alcuni mesi l’allenatore Massimiliano Allegri pratica un sistema di gioco, il 4-3-1-2, che secondo alcuni ha permesso alla Juventus di essere ancora più compatta ed efficace degli anni scorsi, per quanto meno intensa e divertente da vedere. In campionato la Juventus ha perso una sola volta e ha subito 13 gol in 24 partite: ha il miglior attacco e la miglior difesa e l’attaccante Carlos Tevez è il capocannoniere della Serie A con 14 gol. Soprattutto, la Juventus di quest’anno sembra avere nel complesso una rosa superiore a quella degli scorsi anni: fino alla scorsa stagione quando in attacco usciva uno fra Fernando Llorente e Carlos Tevez entravano Fabio Quagliarella o Sebastian Giovinco. Quest’anno, Llorente non è più nemmeno titolare: gioca più spesso di lui Álvaro Morata, 22enne promettente attaccante spagnolo che ha già segnato 9 gol ed ha anche esordito in nazionale. E il quarto attaccante è il 18enne francese Kingsley Coman, di cui in molti parlano benissimo.

A centrocampo, poi, Allegri ha trovato il modo di far giocare tutti e quattro i centrocampisti più forti della rosa, che nel 3-5-2 utilizzato nelle scorse stagioni dovevano alternarsi nei tre ruoli di centrocampo: la soluzione è stata impiegare uno fra Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba nel ruolo di trequartista (cosa che è toccata a Vidal, nelle ultime partite).

Che partite restano, dopo questa?
La Juventus ha un calendario piuttosto agevole, da qui alla fine del campionato: nelle prossime quattro partite giocherà contro Sassuolo, Genoa ed Empoli in casa e contro il Palermo fuori. Le partite più difficili le affronterà alla fine, quando tutto potrebbe già essere deciso: alla terzultima giornata, il 17 maggio, giocherà a Milano contro l’Inter, e quella dopo in casa contro il Napoli. Ma soprattutto deve ancora giocare contro il Parma, che ha una situazione economica così complicata che non è chiaro nemmeno se riuscirà a completare il campionato. La Roma ci ha già giocato, pareggiando fra l’altro 0-0: nel caso il Parma fallisse, la Juventus otterrebbe la vittoria a tavolino e altri due punti di vantaggio sulla Roma.

Nelle prossime dieci partite, invece, la Roma giocherà contro squadre abbastanza toste come Sampdoria, Napoli, Inter, Torino e Sassuolo. E alla penultima giornata, il 24 maggio, giocherà il derby contro la Lazio, che al momento è distante solo cinque punti.

Chi giocherà stasera?
Senza Pirlo e Pogba, la Juventus dovrebbe tornare al 3-5-2, di modo da utilizzare solo tre centrocampisti centrali: dovrebbero essere Claudio Marchisio, Roberto Pereyra e Arturo Vidal. In attacco, giocheranno probabilmente Tevez e Morata. La Roma dovrebbe invece giocare col consueto 4-3-3: dal centrocampo in su, quella di stasera sarà teoricamente la squadra più forte che Garcia ha a disposizione. I tre di centrocampo salvo sorprese saranno Miralem Pjanić, Daniele De Rossi e Radja Nainggolan. In attacco Francesco Totti giocherà al centro, con Gervinho e Adem Ljajić sulle fasce.

Roma (4-2-3-1): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi; Ljajic, Pjanic, Gervinho; Totti

Juventus (3-5-2): Buffon; Cáceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pereyra, Evra; Tevez, Morata.

foto: TIZIANA FABI/AFP/Getty Images