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  • Giovedì 27 novembre 2014

Grenoble toglierà la pubblicità dalla città

Il sindaco Éric Piolle ha annunciato la rimozione di tutti i pannelli pubblicitari, dal gennaio all'aprile 2015: è la prima iniziativa di questo tipo in Europa

Vehicles are seen next to advertising billboards, on November 25, 2014, in Grenoble a few days after the mayor of Grenoble announced the ban of commercial street advertising to make way for trees and community noticeboards. Between January and April, 326 advertising signs, including 64 billboards, will be taken down and the city's outdoor advertising contract will be cancelled. AFP PHOTO/ JEAN-PIERRE CLATOT (Photo credit should read JEAN-PIERRE CLATOT/AFP/Getty Images)
Vehicles are seen next to advertising billboards, on November 25, 2014, in Grenoble a few days after the mayor of Grenoble announced the ban of commercial street advertising to make way for trees and community noticeboards. Between January and April, 326 advertising signs, including 64 billboards, will be taken down and the city's outdoor advertising contract will be cancelled. AFP PHOTO/ JEAN-PIERRE CLATOT (Photo credit should read JEAN-PIERRE CLATOT/AFP/Getty Images)

Éric Piolle, sindaco della città francese di Grenoble, ha annunciato lunedì 24 novembre che da gennaio ad aprile 2015 verranno rimossi tutti i cartelloni pubblicitari della città, e verranno sostituiti con alberi e altri spazi verdi. Grenoble – capoluogo del dipartimento dell’Isère, nella Francia sudorientale – ha circa 150mila abitanti e 326 pannelli pubblicitari, di cui 64 cartelloni di grandi dimensioni. Piolle ha anche annunciato che il contratto che la città ha con JCDecaux, la società più grande del mondo che si occupa di pubblicità in ambienti esterni, non verrà rinnovato per il prossimo anno.

Piolle, 41 anni, fa parte di Europa Ecologia – I Verdi, un partito politico francese ecologista di centro-sinistra. È sindaco di Grenoble dall’aprile del 2014 e in campagna elettorale aveva promesso la rimozione dei cartelloni pubblicitari. L’ufficio di Piolle ha detto: «Il comune ha deciso di togliere i cartelli pubblicitari dagli spazi pubblici di Grenoble per sviluppare aree destinate alla società civile. Circa cinquanta alberi verranno piantati prima della primavera» in alcuni dei posti dove oggi si trovano i cartelloni pubblicitari. Gli spazi rimanenti verranno offerti ai gruppi locali che fanno cultura o si occupano di temi legati al sociale e che potranno usufruirne per pubblicizzare le loro iniziative, ma su pannelli più piccoli rispetto a quelli attuali.

Lucille Lheureux, funzionaria comunale che gestisce gli spazi pubblici, ha detto che i cartelloni pubblicitari sono presenti a Grenoble dal 1976, ma che oggi sono “obsoleti” e “non rispondono più alle richieste e aspettative degli abitanti che reclamano gli spazi pubblici”. JCDecaux ha fatto sapere che non rinnovando il contratto la città di Grenoble perderà circa 600mila euro di pubblicità in un anno. Lheureux ha detto però che con la crescita della pubblicità online, i profitti che avrebbe potuto fare Grenoble nel 2015 sarebbero scesi comunque a circa a 150mila euro all’anno. JCDecaux gestirà gli spazi pubblicitari delle pensiline degli autobus fino al 2019.

Grenoble sarà la prima città europea a avviare un’iniziativa di questo tipo, ma c’è un precedente simile in America Latina: nel 2006 la città brasiliana di Sao Paolo approvò una legge che vietava i pannelli pubblicitari per le strade. Il divieto fu comunque rimosso nel 2012, quando JCDecaux si aggiudicò un contratto per costruire mille orologi che forniscono informazioni sulla città, come l’ora, la temperatura e la qualità dell’aria.