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  • Giovedì 20 novembre 2014

Il caso Julien Blanc, “l’artista del rimorchio”

Il Regno Unito e l'Australia hanno rifiutato e revocato il visto a un ragazzo americano che organizza corsi – definiti sessisti e violenti – per insegnare come si rimorchiano le donne

Il ministro degli Interni del Regno Unito, Theresa May, ha rifiutato il visto e quindi l’ingresso nel paese a Julien Blanc, un venticinquenne americano conosciuto come “pick-up artist”, cioè “artista del rimorchio” delle ragazze. Blanc è originario della Svizzera e lavora per una società di Los Angeles che si chiama Real Social Dynamics e che organizza dei corsi per insegnare agli uomini come sedurre le donne.

Blanc avrebbe dovuto tenere un corso nel Regno Unito a febbraio, ma più di 150mila persone (soprattutto donne) hanno firmato una petizione per non farlo entrare: lo accusano di insegnare comportamenti che equivalgono a vere e proprio molestie, di usare un linguaggio sessista e misogino e di produrre nelle sue performance – si legge nella petizione – una vera e propria «apologia dello stupro». A Julien Blanc era stato revocato un visto anche in Australia la scorsa settimana, che lo aveva costretto a interrompere il tour.

Julien Blanc  – che si descrive come un leader che dispensa consigli agli uomini per avere successo negli appuntamenti con le donne – viaggia in giro per il mondo a tenere corsi e seminari. Per circa 150 euro si può comprare un suo videocorso di 23 puntate, mentre con 250 euro si possono avere i video e partecipare anche a un suo evento dal vivo.

Molti ritengono che i suoi metodi di approccio – così come quelli dei “pick-up artist” in generale – siano pericolosi, sessisti e violenti, sia fisicamente che verbalmente, e giudicano i suoi insegnamenti delle tattiche di manipolazione. Caroline Charles, la donna che ha aperto la petizione per convincere il ministro degli Interni del Regno Unito a non concedere il visto a Blanc, ha detto: «Julien Blanc traveste i suoi seminari come semplici consigli per avere successo agli appuntamenti, ma in realtà guadagna soldi spiegando come ingannare le donne per convincerle a fare sesso. Promuove la violenza contro le donne».

Julien Blanc

Gli esempi a sostegno di queste tesi sono molti: su Facebook, per esempio, Blanc ha commentato un’infografica sul ciclo della violenza domestica dicendo che si trattava in pratica di una “lista” di cose da  fare per conquistare una donna; altrove ha presentato la coercizione fisica come tecnica efficace di corteggiamento, e lo si vede in alcune foto afferrare due donne per il collo e spingere loro la testa verso il suo inguine.

 

Per queste immagini, di cui si sono occupati i principali media internazionali, Blanc si è scusato dicendo che non era sua intenzione offendere nessuno.

Dopo questo episodio e un’intervista “riparatoria” con la CNN la contestazione non si è fermata, come spiega un articolo del Guardian. Molte femministe hanno commentato l’atteggiamento di Julien Blanc definendolo ipocrita e bugiardo. Jennifer Li, che ha lanciato su Twitter l’hashtag #takedownjulienblanc, ha detto a BuzzFeed: «Lui è dispiaciuto di essere stato scoperto, non per quello che ha fatto». Lo scorso fine settimana molti utenti di Twitter hanno condiviso una foto di Blanc con una mano intorno al collo di una ragazza e l’hashtag #ChokingGirlsAroundTheWorld (“strozzando ragazze in giro per il mondo”). Le proteste contro i suoi corsi si sono allargate anche fuori dall’Australia e dal Regno Unito: in Canada, per esempio, dove Blanc dovrebbe tenere dei corsi il prossimo anno, è nato l’hashtag #KeepJulienBlancOutOfCanada (“teniamo Julien Blanc fuori dal Canada”) e il ministro degli Interni canadese, Chris Alexander, ha scritto su Twitter che comprende la preoccupazione dei cittadini facendo intendere che probabilmente negherà anche lui il visto a Blanc.