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  • Domenica 16 novembre 2014

Le foto della Masters Cup a Londra

Federer si è ritirato per infortunio dalla finale di uno dei tornei di tennis più importanti dell’anno: ha vinto Djokovic

Aggiornamento delle 18.40: Roger Federer si è ritirato per infortunio, il vincitore della Masters Cup è automaticamente Novak Djokovic. Sabato Federer aveva battuto in semifinale Stan Wawrinka in una partita durata 2 ore e 48 minuti. «Mi dispiace non essere in grado di giocare, spero che capiate. Sono venuto qui per spiegarlo personalmente. Ho fatto tutto quello che potevo, preso antidolorifici, riposato fino alla fine, ma proprio non posso competere a questi livelli con Novak. Alla mia età sarebbe un rischio», ha detto Federer al pubblico già presente alla O2 Arena a Londra. La finale è stata sostituita con un match amichevole tra Novak Djokovic e Andy Murray.

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Domenica sera si giocherà a Londra, in Inghilterra, la finale della Masters Cup, il torneo di tennis più importante dell’anno, se si escludono i quattro tornei del Grande Slam. La Masters Cup è comunemente indicata anche con il nome World Tour Finals o semplicemente “il Masters”. Nella finale del singolare maschile giocheranno lo svizzero Roger Federer, da molti considerato il più forte tennista di sempre, contro il serbo Novak Djokovic, attuale numero uno nella classifica ATP (Association of Tennis Professionals). Federer e Djokovic sono stati, a detta di molti, i migliori tennisti in questa stagione: si sono già affrontati nella finale di questo torneo due anni fa, nel 2012: dopo due set molto combattuti vinse Djokovic, che secondo gli osservatori è il favorito anche per la vittoria della finale di quest’anno.

La Masters Cup si svolge sul cemento, una superficie su cui la palla è molto più veloce rispetto alla terra: si gioca al meglio di tre set, e non cinque, come nei tornei del Grande Slam. È un torneo a cui i tennisti partecipano ormai da diversi anni con un impegno paragonabile a quello dei tornei maggiori. Per via delle caratteristiche della superficie e per via della formula adottata (3 set), anche tennisti con una resistenza fisica minore ma molto bravi tecnicamente tendono a ottenere buoni risultati. Per questi motivi, finisce spesso per essere un torneo molto bello da vedere, anche se l’edizione di quest’anno non è stata tra le migliori: almeno fino alle semifinali, che invece sono state più combattute ed equilibrate.

La semifinale tra Federer e il suo connazionale Stanislaw Wawrinka è stata particolarmente avvincente (4-6, 7-5, 7-6): Wawrinka ha dominato gran parte del match fino alla fine del secondo set. A quel punto, Federer – che fino a quel momento aveva giocato piuttosto male, soprattutto dal fondo – ha annullato quattro match point a Wawrinka, al tie-break.

Federer ha giocato molto bene a rete e segnato dei gran punti: è un tipo di gioco che pratica più o meno da sempre, ma che in questa fase della sua carriera sportiva gli torna ancora più utile perché gli permette di giocare di anticipo e risparmiare energie in caso di match molto lunghi, anche contro avversari più giovani e con maggiore resistenza. A un certo punto, durante il secondo set, ha segnato un punto smorzando di rovescio un passante efficace e molto difficile di Wawrinka, in fase di recupero. È capitato altre volte durante la partita, con l’effetto che Federer risparmiava energie e intanto Wawrinka ne spendeva parecchie.

Nell’altra semifinale, Djokovic ha battuto 6-1, 3-6, 6-0 il giapponese Kei Nishikori, che a settembre è diventato il primo tennista giapponese a giocare una finale del Grande Slam battendo proprio Djokovic nella semifinale degli US Open.

foto: Julian Finney/Getty Images