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  • Domenica 7 settembre 2014

Il primo tennista giapponese in una finale del Grande Slam

Kei Nishikori ha battuto il numero 1 Novak Djokovic nella semifinale degli US Open: e non ci speravano nemmeno i giapponesi

on Day Thirteen of the 2014 US Open at the USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 6, 2014 in the Flushing neighborhood of the Queens borough of New York City.
on Day Thirteen of the 2014 US Open at the USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 6, 2014 in the Flushing neighborhood of the Queens borough of New York City.

Il tennista giapponese Kei Nishikori ha battuto il serbo Novak Djokovic – numero uno del ranking mondiale ATP (Association of Tennis Professionals) – nella semifinale degli US Open, l’ultimo dei quattro più importanti tornei annuali di tennis, detti “Slam”. Nishikori, numero dieci nel ranking ATP, ha vinto in quattro set (6-4, 1-6, 7-6, 6-3) un match molto combattuto, durato quasi tre ore, ed è il primo tennista asiatico a qualificarsi per una finale di un torneo del Grande Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e U.S. Open). Lunedì 8 settembre giocherà in finale contro il croato Marin Cilic, che nell’altra semifinale ha sorprendentemente battuto lo svizzero Roger Federer. Quella di quest’anno è la 134esima edizione degli US Open, che si gioca sul cemento, e che dal 1978 si tiene ogni anno all’USTA Billie Jean King Tennis Center di Flushing Meadows, a New York.

Nishikori ha dimostrato di essere in ottima forma fin dai primi scambi del match, e ha ottenuto diversi punti grazie ad alcuni notevoli colpi di rovescio. Djokovic – che ha vinto questo torneo nel 2011 ed era alla sua ottava semifinale consecutiva agli US Open – ha poi stravinto il secondo set in mezz’ora, prima di commettere alcuni errori nei set successivi e subire nuovamente il gioco di Nishikori dal fondo, preciso e quasi infallibile ogni volta che Djokovic tentava di salire a rete per concludere gli scambi. Al termine della partita, Nishikori ha detto a ESPN: «Mi sa che ci saranno grandi titoli, in Giappone».

Nishikori ha 24 anni, è alto 1 metro e 78, ed è attualmente il tennista numero dieci nel ranking ATP: sarà il primo giapponese e il primo asiatico a giocare una finale di un torneo del Grande Slam. La notizia della sua inattesa vittoria è arrivata in Giappone quando erano circa le 4 del mattino, e molti media locali hanno dedicato ampio spazio al suo successo: “Nishikori distrugge il numero 1 e raggiunge una storica finale”, ha scritto l’agenzia Jiji Press, mentre il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese (NHK) ha parlato di “un’impresa senza precedenti per il Giappone”. Di Nishikori si era già discusso molto a partire dai giorni scorsi, quando nei quarti di finale aveva battuto il forte tennista svizzero Stan Wawrinka, numero 4 nel ranking ATP.

Sebbene sia molto famoso nel suo paese di nascita, Nishikori non vive in Giappone da molto tempo: da quando aveva 14 anni abita in Florida, dove ha frequentato la Nick Bollettieri Tennis Academy (NBTA), l’accademia di tennis da cui provengono tra gli altri ex campioni molto famosi come Boris Becker, Andre Agassi e Pete Sampras. Il New York Times racconta che in quella scuola di tennis a Nishikori fu dato il soprannome “Project 45”, in riferimento al suo iniziale obiettivo sportivo più importante: diventare il tennista con la posizione più alta mai raggiunta da un giapponese nel ranking ATP. All’epoca il record apparteneva a Shuzo Matsuoka, che aveva raggiunto la 46esima posizione nel 1992. Nishikori riuscì a battere quel record nel 2010, dopo aver già vinto – nel 2008, all’età di 18 anni – il suo primo torneo ATP, il Delray Beach International Tennis Championships, in Florida.

Circa trecento persone – tra cui alcuni allievi di tennis della scuola frequentata da Nishikori da bambino, in Giappone – si sono riunite nella notte tra sabato e domenica a Matsue, capoluogo della prefettura di Shimane, da cui proviene Nishikori, e hanno seguito il match contro Djokovic su un megaschermo. Nessuno dei principali network giapponesi, tuttavia, aveva previsto un simile successo da parte di Nishikori, e nessuno di loro aveva acquistato i diritti per la trasmissione delle partite degli US Open: i tifosi hanno dovuto arrabattarsi con le trasmissioni in diretta streaming su internet, o con la diretta della partita offerta dal servizio satellitare a pagamento Wowow.

Erano nove anni che una finale di un torneo del Grande Slam non vedeva tra i contendenti almeno uno dei quattro tennisti più famosi in attività: Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray e Rafael Nadal. Il torneo individuale maschile della scorsa edizione del torneo fu vinta dallo spagnolo Rafael Nadal, che quest’anno non ha partecipato a causa di un infortunio al polso. Nella finale di lunedì Nishikori affronterà il numero 14 nel ranking ATP, il croato Marin Cilic: è un avversario difficile, con un ottimo servizio, ma contro Nishikori ha perso cinque volte su sette precedenti, inclusi gli ultimi due incontri disputati in questa stagione.