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  • Lunedì 20 ottobre 2014

La Turchia permetterà il passaggio dei combattenti del Kurdistan iracheno

Cioè quelli che vogliono andare a combattere a Kobane contro l'IS: la decisione è stata annunciata poche ore dopo il lancio di armi e munizioni ai combattenti curdi da parte degli USA

SANLIURFA, TURKEY - OCTOBER 20: Twin explosion rocks Syrian city of Kobane during an suicide car bomb attack by the militants of Islamic State group to the People's Protection Unit (YPG) fighters take positions in the city center of Kobani, as seen from the outskirts of Suruc, on the Turkey-Syria border, October 20, 2014. According to Foreign Minister Mevlut Cavusoglu, Turkey will reportedly allow Iraqi Kurdish fighters to cross the Syrian border to fight Islamic State (IS) militants in the Syrian city of Kobane while the United States has sent planes to drop weapons, ammunition and medical supplies to Syrian Kurdish fighters around Kobane. (Photo by Gokhan Sahin/Getty Images)
SANLIURFA, TURKEY - OCTOBER 20: Twin explosion rocks Syrian city of Kobane during an suicide car bomb attack by the militants of Islamic State group to the People's Protection Unit (YPG) fighters take positions in the city center of Kobani, as seen from the outskirts of Suruc, on the Turkey-Syria border, October 20, 2014. According to Foreign Minister Mevlut Cavusoglu, Turkey will reportedly allow Iraqi Kurdish fighters to cross the Syrian border to fight Islamic State (IS) militants in the Syrian city of Kobane while the United States has sent planes to drop weapons, ammunition and medical supplies to Syrian Kurdish fighters around Kobane. (Photo by Gokhan Sahin/Getty Images)

La Turchia permetterà il passaggio attraverso il suo confine ai combattenti del Kurdistan iracheno che vogliono andare a Kobane, città siriana al confine con la Turchia, a combattere contro lo Stato Islamico (IS), in quello che appare un capovolgimento inaspettato delle politiche turche finora. I combattenti curdi iracheni si unirebbero alle forze curde locali, che si identificano nella sigla YPG.

La decisione è stata presa poche ore dopo il lancio di armi, munizioni e attrezzature mediche ai combattenti curdi di Kobane da parte degli Stati Uniti.
Domenica il presidente turco Erdogan aveva definito i miliziani curdi in Siria “terroristi”, dicendo che non avrebbero dovuto ricevere armi né dalla Turchia né dagli Stati Uniti. La decisione degli Stati Uniti di fornire aiuti ai combattenti curdi – probabilmente concordata con la Turchia in via informale, dice un analista di BBC – ha sbloccato la decisione successiva della Turchia.

Gli Stati Uniti hanno inoltre confermato che la coalizione internazionale guidata da loro ha effettuato sei attacchi vicino a Kobane, condotti tra domenica e lunedì e sei attacchi in Iraq vicino a Falluja e Baiji, con la collaborazione delle forze francesi e britanniche.
Riferisce l’inviato di BBC Kasra Naji che la città di Kobane oggi è stata prevalentemente tranquilla per il secondo giorno di seguito: i combattenti curdi sarebbero riusciti a respingere i miliziani dell’IS dalla maggior parte della città.
La decisione del governo turco, dice Naji, funziona ugualmente come spinta positiva per il morale di chi combatte contro lo Stato Islamico, e presto si tradurrà in un sostegno pratico.