La Coppa d’Africa salta?
Dovrebbe giocarsi in Marocco a febbraio, ma il governo ha chiesto almeno di spostarla per via dell'epidemia di ebola
La settimana scorsa la Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha ricevuto dal governo del Marocco la richiesta di posticipare la Coppa d’Africa, il più importante torneo calcistico africano per squadre nazionali, che dovrebbe disputarsi proprio in Marocco dal 17 gennaio all’8 febbraio prossimi. La richiesta del Marocco è motivata dai timori relativi all’epidemia di ebola che da mesi si sta diffondendo in Africa occidentale e che ha causato finora la morte di più di 4.400 persone. Nelle scorse ore si è sparsa con una certa insistenza la voce secondo cui il governo marocchino avrebbe già deciso di ritirare la propria disponibilità a ospitare la manifestazione poiché la CAF non avrebbe accolto la richiesta di spostare la data dell’evento. Quello che si sa al momento è che questa eventualità, insieme alla disponibilità di altre nazioni a ospitare la manifestazione, sarà discussa dal comitato esecutivo della CAF in una riunione del prossimo 2 novembre.
Il ministro ghanese dello sport, Mahama Ayariga, ha detto che il Ghana e altre nazioni africane sono state contattate dal CAF per conoscere la loro eventuale disponibilità a ospitare la Coppa d’Africa qualora il Marocco dovesse effettivamente chiamarsi fuori. Tra i paesi con cui la CAF aveva condotto inizialmente delle trattative, prima che si decidesse che la sede sarebbe stata il Marocco, c’era il Sudafrica: anche Sudan ed Egitto avevano mostrato interesse. Un eventuale ritiro da parte del Marocco, scrive BBC, potrebbe comportare come sanzioni l’eliminazione automatica della nazionale marocchina dalla Coppa d’Africa (ufficialmente Coppa delle Nazioni Africane).
Giovedì scorso il ministro dello sport del Marocco, Mohamed Ouzzine, aveva smentito che il Marocco avesse già deciso di non ospitare la competizione. Di fatto, però, aveva annunciato questa possibilità e spiegato di aver motivato la propria richiesta alla CAF di spostare la competizione, seguendo le linee guida diffuse nei mesi scorsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che nell’ottica della lotta contro ebola ha più volte scoraggiato i grandi raduni di persone in Africa. In merito a tutta questa storia, ripresa dai gran parte dei media sportivi del mondo, Ouzzine ha detto:
«Stiamo parlando di una Coppa d’Africa in cui sono attesi tra i 200 mila e i 400 mila spettatori, forse persino un milione, provenienti da tutta l’Africa in Marocco. Non credo che esista un qualsiasi stato o una nazione in grado di monitorare, verificare e controllare la situazione per quanto riguarda il virus ebola, quando abbiamo a che fare con numeri del genere. Non abbiamo un problema con le squadre che arriveranno, abbiamo un problema con il pubblico»
È molto probabile che una decisione non sarà presa prima della riunione del prossimo 2 novembre. Le voci riguardo un ritiro già deciso da parte del Marocco sono state diffuse dal sito africano Supersport, che ha citato una fonte “vicina” allo stesso Ouzzine, secondo la quale il governo del Marocco avrebbe chiesto alla CAF, come alternativa, la possibilità di ospitare la manifestazione nel 2017 invece che nel 2015 (la Coppa d’Africa si tiene ogni due anni). «Se la CAF respingerà le nostre richieste, allora saremmo costretti a ritirarci come paese ospitante della Coppa d’Africa 2015 per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini», scrive Supersport citando la fonte vicina al ministro marocchino.
Just confirmed with Ghana’s sport ministry that Morocco have PULLED out of hosting Afcon2015. Will speak to minister live on @Citi973 now.
— Gary Al-Smith (@garyalsmith) 16 Ottobre 2014
Un tifoso della nazionale della Costa d’Avorio, durante una partita di qualificazione alla Coppa d’Africa 2015 tra Costa d’Avorio e Sierra Leone, giocata a Abidjan, in Costa d’Avorio, il 6 settembre 2014.
(ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images)