Venezia, il secondo giorno

Le foto di oggi, con Isabella Ferrari, Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi, un ratto e del fumo sul tappeto rosso (ma era per Emergency)

Actress Cristiana Capotondi, second from left, and other guests pose for photographers as they arrive for the screening of The Price of Fame during the 71st edition of the Venice Film Festival in Venice, Italy, Thursday, Aug. 28, 2014 (AP Photo/Andrew Medichini)
Actress Cristiana Capotondi, second from left, and other guests pose for photographers as they arrive for the screening of The Price of Fame during the 71st edition of the Venice Film Festival in Venice, Italy, Thursday, Aug. 28, 2014 (AP Photo/Andrew Medichini)

Oggi alla Mostra del Cinema di Venezia è stato il primo giorno vero e proprio di concorso. Per la sezione ufficiale sono stati presentati Ghesseha (Tales) di Rakhshan Banietemad, La rançon de la gloire di Xavier Beauvois (una commedia sul furto della bara di Charlie Chaplin), e The Look of Silence, il nuovo documentario di Joshua Oppenheimer, regista di The act of killing.
Fuori concorso, invece, c’era un solo film: Qin’ai de (Dearest) di Peter Ho-Sun Chan, su una coppia genitori divorziati che cercano il figlio scomparso.
Per la sezione Orizzonti, infine, sono stati proiettati Reality di Quentin Dupieux, su un aspirante regista di film horror che deve trovare l’urlo perfetto della storia del cinema per convincere un produttore, e La vita oscena di Renato De Maria (tratto da un romanzo del 2010 di Aldo Nove), con Isabella Ferrari, Roberto De Francesco e Clément Métayer. Tra i produttori del film c’è Riccardo Scamarcio, che ha partecipato ai photocall scherzando molto con Isabella Ferrari.
Prima delle proiezioni serali, mentre arrivavano ospiti e spettatori, il tappeto rosso si è coperto di fumo, ma era voluto: era un evento organizzato dalla casa di moda Jaeger-leCoultre per celebrare i vent’anni di Emergency e per promuovere il lavoro dell’associazione. Non è la prima volta che succede, l’anno scorso, per lo stesso motivo, gli attori facevano le bolle di sapone.