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  • Lunedì 28 luglio 2014

Le foto degli attacchi russi in Ucraina

Le ha diffuse il governo americano, sono immagini satellitari e mostrerebbero il coinvolgimento diretto della Russia nella guerra; intanto si combatte a Horlivka

di Carol Morello e Karen DeYoung – Washington Post

This third page of a four page document released by the U.S. State Department in Washington, July 27, 2014, shows a satellite image that purports to shows a before and after close-up of the artillery strike depicted in the lower portion of the inset in the previous graphic. The United States says the images back up its claims that rockets have been fired from Russia into eastern Ukraine and heavy artillery for separatists has also crossed the border. (AP Photo/U.S. State Department)
This third page of a four page document released by the U.S. State Department in Washington, July 27, 2014, shows a satellite image that purports to shows a before and after close-up of the artillery strike depicted in the lower portion of the inset in the previous graphic. The United States says the images back up its claims that rockets have been fired from Russia into eastern Ukraine and heavy artillery for separatists has also crossed the border. (AP Photo/U.S. State Department)

I ribelli filo-russi e l’esercito ucraino si sono sparati contro domenica 27 luglio in una città dell’est dell’Ucraina strategicamente molto importante, Horlivka, costringendo i residenti a spostarsi nei rifugi. Intanto il governo degli Stati Uniti ha diffuso alcune immagini descritte come la prova che la Russia sta sparando da oltre il confine verso l’Ucraina per aiutare i separatisti.

Almeno 13 civili sono morti negli scontri vicino a Horlivka, una città industriale con almeno 300.000 abitanti, a circa 48 chilometri da Donetsk, la principale città in mano ai separatisti filo-russi. Stando al racconto di un residente, raggiunto telefonicamente, un pezzo della città non ha acqua corrente né energia elettrica, i supermercati sono vuoti e molti residenti stanno scappando.

L’esercito ucraino ha detto di non aver preso di mira i civili nelle sue operazioni e ha dato la colpa ai separatisti filo-russi per i danneggiamenti e le persone uccise, accusandoli di aver aperto il fuoco dentro ai quartieri residenziali della città. La battaglia di Horlivka è parte di una più ampia operazione militare portata avanti dall’esercito ucraino per isolare e tentare di cacciare i ribelli dall’autoproclamata “Repubblica Popolare di Donetsk”: sarebbe una grande vittoria simbolica e strategica.

Mentre erano in corso i combattimenti, il segretario di Stato americano John Kerry e il suo omologo russo Sergei Lavrov hanno parlato brevemente al telefono. Stando al comunicato del ministero degli Esteri russo, i due hanno discusso della necessità di un “immediato” cessate il fuoco in Ucraina. Il Dipartimento di Stato ha detto che durante la breve telefonata Kerry ha chiesto con decisione a Lavrov “di fermare il flusso di armi pesanti e missili e artiglieria dalla Russia all’Ucraina, e di cominciare a contribuire concretamente a un ridimensionamento del conflitto. Kerry non ha accettato la smentita di Lavrov sul fatto che la Russia stia rifornendo il conflitto di armi pesanti”.

Mentre nell’est dell’Ucraina cresceva l’intensità della battaglia militare tra i separatisti appoggiati dalla Russia e le truppe del governo ucraino, anche la battaglia delle parole e delle fotografie tra la Russia e l’Occidente proseguiva e toccava anzi il suo picco. Domenica infatti l’amministrazione Obama ha diffuso alcune sgranate fotografie satellitari dicendo che mostrano come la Russia stia sparando colpi di artiglieria dal suo territorio vicino al confine con l’Ucraina, verso i militari ucraini dall’altra parte.

Il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, ha accusato gli Stati Uniti di prendere gran parte del suo materiale di intelligence dai social media, suggerendo al governo americano di cercare informazioni più “affidabili”. Konashenkov ha negato che la Russia abbia aumentato a 15.000 il numero dei soldati schierati sul confine con l’Ucraina, come aveva denunciato il governo americano la settimana scorsa. Le ispezioni internazionali condotte sulla base del Trattato sui cieli aperti, ha detto Konashenkov, “non hanno registrato alcuna violazione o attività militare non dichiarata da parte della Russia nelle aree adiacenti al confine con l’Ucraina”.

Sulla base di questo trattato internazionale, i governi aderenti conducono regolarmente dei voli di controllo sopra i loro paesi vicini, avvisando in anticipo dell’ispezione. Per quanto questo genere di voli sia stato condotto con frequenza nei primi giorni del conflitto in Ucraina, non è chiaro se ne siano stati fatti di recente.

Konashenkov ha detto invece che le ispezioni delle “forze armate ucraine attive in combattimento nelle aree adiacenti al confine con la Russia” avrebbero mostrato “un’alta concentrazione di soldati, armamenti ed equipaggiamenti militari che regolarmente prendono di mira gli insediamenti russi al di là del confine e che hanno già ucciso e ferito cittadini russi”.

Il Dipartimento di Stato americano e l’ufficio statunitense per l’intelligence, che hanno distribuito domenica ai media le fotografie che mostrerebbero gli attacchi russi, non hanno indicato la fonte delle immagini – che hanno però il logo della Digital Globe, una società di immagini aeree e foto satellitari. Le immagini, dicono le didascalie del governo americano, “mostrano come i militari russi abbiano sparato ai militari ucraini al di là del confine, e come i separatisti filo-russi abbiano usato artiglieria pesante fornita dalla Russia nei loro attacchi all’esercito ucraino”.

La fotografia più recente, scattata domenica 27 luglio, mostra quelli che sono descritti come “segni di esplosione” e “crateri da impatto” frutto del lancio di razzi dalla Russia verso l’Ucraina. L’amministrazione Obama ha detto che la partecipazione attiva della Russia nel conflitto, insieme col fallimento del governo di Mosca di usare la sua influenza per costringere i separatisti a far entrare gli ispettori internazionali nell’area dove si è schiantato l’aereo di Malaysia Airlines, dovrebbero portare ad aumentare il peso delle sanzioni contro la Russia. Un team di ispettori ed esperti di scienza forense è arrivato domenica a Donetsk e intendeva visitare il luogo dello schianto, ma ha dovuto rinviare l’ispezione per motivi di sicurezza.

Domenica è stato il terzo giorno di attacchi dell’esercito ucraino contro i ribelli filo-russi a Horlivka. Alcuni residenti della città hanno detto che gli spari sono iniziati poco dopo l’alba e sono continuati ininterrottamente lungo tutta la giornata.

Andriy Lysenko, portavoce dell’esercito ucraino, ha detto che i soldati non stanno usando l’artiglieria né i bombardamenti aerei contro i civili. Ha accusato i ribelli per gli attacchi sui civili, sostenendo che stiano cercando di spaventare la popolazione e screditare l’Ucraina fingendosi militari ucraini. Un video girato domenica a Horlivka mostra larghe colonne di fumo grigio alzarsi da diversi punti della città.

Un residente di nome Viktor, ingegnere di 32 anni che ha chiesto di non pubblicare il suo cognome per motivi di sicurezza, ha detto di aver visto gli scontri a fuoco tra esercito e ribelli dal suo balcone, al sesto piano. Ha detto di aver visto i ribelli lanciare dei razzi e i militari ucraini rispondere al fuoco pochi minuti dopo. Gli scontri e gli spari hanno finito per incendiare l’ufficio locale di una società energetica, hanno colpito un supermercato al piano terra di un condominio e hanno distrutto le cucine di un ospedale locale, ha detto Viktor.

Viktor ha descritto il senso di vuoto in questi giorni a Horlivka. Per le strade circolano solo pochissime auto e a grande velocità: sembra che siano guidate dai ribelli. Alcuni residenti passano le notti negli scantinati, sotto terra, altri si sono spostati nei vecchi rifugi anti-bomba di epoca sovietica che puzzano di fogna. “Un sacco di gente se n’è andata”, ha detto Viktor. “Ma mia mamma è qui e non posso lasciarla”.

© Washington Post