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  • Martedì 15 luglio 2014

Conte lascia la Juventus

L'allenatore della squadra campione d'Italia si è dimesso, a sorpresa

L'allenatore della Juventus Antonio Conte (44) in conferenza stampa allo stadio Gerland di Lione, prima di una partita di coppa UEFA contro l'Olympique Lione.
(JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images)
L'allenatore della Juventus Antonio Conte (44) in conferenza stampa allo stadio Gerland di Lione, prima di una partita di coppa UEFA contro l'Olympique Lione. (JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images)

Antonio Conte si è dimesso da allenatore della Juventus. In un video pubblicato sul sito della Juventus, Conte dice che lui e la società hanno deciso una rescissione consensuale del contratto. Conte ha allenato la Juventus per tre stagioni, vincendo ogni volta lo scudetto. Il contratto di Antonio Conte sarebbe scaduto alla fine della prossima stagione. I giocatori della Juventus si erano trovati lunedì 14 luglio nelle strutture di Vinovo (Torino) per iniziare ad allenarsi in vista della prossima stagione. La Juventus dovrà ora scegliere un nuovo allenatore.

Nel video, Conte spiega: «C’è stato un percorso in cui ho maturato delle percezioni, delle sensazioni, che poi mi hanno portato a questa decisione. Vincere è difficile, comporta tanta fatica ovunque tu ti possa trovare: quando sei in una società prestigiosa come la Juventus, poi, c’è l’obbligo della vittoria e può essere un po’ più faticoso. Però chi ha dimostrato di essere un vincente sopporta benissimo la fatica e la pressione che ne consegue. […] Ai tifosi mi sento di dire quello che dico da sempre: un profondo grazie, un ringraziamento infinito per quello che mi hanno sempre dimostrato in questi anni. Nei miei tre anni da allenatore ma anche in quelli da calciatore. Quello che deve inorgoglirci è il percorso di questi tre anni, in cui abbiamo fatto qualcosa di storico. Questo non ce lo potrà togliere nessuno. Mi sento di ringraziare anche tutti i miei calciatori, quelli che ho avuto in questi tre anni, perché mi hanno permesso di diventare un tecnico vincente, mi hanno aiutato a crescere sotto tanti punti di vista. Ringrazio la società, che mi è sempre stata vicina, ringrazio Andrea [Agnelli, il presidente] che mi ha scelto tre anni fa in un momento non facile per la Juventus, ringrazio il mio staff tecnico, il magazziniere, il dottore, i fisioterapisti, gli addetti al campo, i cuochi, tutte le persone che hanno lavorato insieme a me per rendere vincente questa Juventus».

La decisione di Conte è del tutto inaspettata e, dicono i giornali, dovuta a disaccordi sulla società relativamente al mercato della squadra: una questione che aveva già agitato i rapporti tra Conte e la Juventus alla fine della scorsa stagione sportiva e anche della precedente, con l’allenatore che chiedeva maggiori sforzi e investimenti per competere con le migliori squadre di calcio europee («Non puoi mangiare in un ristorante da 100 euro con 10 euro», aveva detto una volta). Riguardo la possibilità di allenare la nazionale italiana di calcio, che oggi non ha un commissario tecnico, Conte ha detto soltanto: «In questo momento penso al presente, alla decisione presa».

Sul sito della Juventus è stata pubblicata questa lettera di Andrea Agnelli, presidente della Juventus:

«Caro Antonio, sei stato un grande condottiero per i nostri ragazzi e la notizia di oggi mi rattrista enormemente. Penso ai tre anni trascorsi insieme, tre anni che ci hanno portato a scrivere la storia di questa Società: tre scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane, ma sopratutto un percorso di crescita esponenziale. Ma di fronte ai sentimenti e alle ragioni personali anche un Presidente deve fare un passo indietro. Sono passati oggi solamente due mesi dall’ultima grande vittoria e la Juventus deve continuare il suo percorso. Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli altri, e da zero vittorie. Ma questa società è dotata oggi di un gruppo dirigente giovane, preparato e coeso che in questi anni ha saputo trovare l’ambizione e la determinazione per conquistare ogni traguardo.

La Juventus riparte da un gruppo di atleti di grande talento e professionalità, che saprà mettersi a disposizione del nuovo tecnico per continuare a scrivere il presente e il futuro. Alla storia dei colori bianconeri hai contribuito anche tu e so che, qualunque scelta tu faccia, la notizia di una vittoria juventina ti strapperà sempre un sorriso. Beppe, Fabio, Pavel ed io, insieme con tutti i giocatori, i dirigenti e i dipendenti continueremo a lavorare giorno e notte perché questo è ciò che meritano i tifosi juventini, che merita la Juventus. E chi ci lavora sa di dover essere ogni minuto all’altezza di questa grande società.

Grazie di tutto Antonio»

Gianluigi Buffon, capitano della Juventus e della Nazionale, ha detto: «Una decisione inaspettata, un fulmine a ciel sereno. Vedendo le parole adoperate ed i toni molto pacati sia da parte del mister che da parte della società capiamo che in maniera congiunta si è arrivati a questa decisione senza alcun tipo di strappo. Probabilmente è stato un qualcosa di maturato che covava da tempo che ha trovato l’epilogo quest’oggi. Il motivo? Non lo so, non l’ho sentito anche se lo farà prima possibile. Quando si arriva a queste decisioni l’unica motivazione è il fatto che non c’è più la volontà di continuare questo tipo di lavoro».

Antonio Conte – che da calciatore aveva giocato a lungo nella Juventus – era l’allenatore della Juventus dal 2011: prima aveva allenato sia il Siena che il Bari, in Serie B, ottenendo ogni volta la promozione in Serie A. L’anno prima dell’arrivo di Conte la Juventus si era classificata settima in campionato per il secondo anno di fila, dopo un periodo molto deludente cominciato con la retrocessione in B del 2006 per via dello scandalo cosiddetto “Calciopoli”. Conte ha vinto il campionato già dalla sua prima stagione con la Juventus e anche nei due anni successivi. Durante l’estate del 2012 fu squalificato per 10 mesi dal tribunale sportivo per “omessa denuncia”, nel caso di due presunte partite dai risultati truccati del campionato di Serie B 2010-11. Conte si è sempre detto innocente.

Nel 2013 la Juventus ha vinto anche la Supercoppa italiana ed è arrivata ai quarti di finale di Champions League, dove è stata eliminata dal Bayern Monaco che avrebbe poi vinto il torneo. Nel 2014, oltre a vincere di nuovo la Supercoppa italiana, la Juventus ha vinto il campionando con 102 punti, il numero più alto mai raggiunto nella storia del calcio italiano. Questi risultati però non si sono ripetuti nelle coppe europee: nell’ultima stagione la Juventus è stata eliminata dalla Champions League nella fase a gironi e non è riuscita ad arrivare in finale di Europa League (che si sarebbe giocata a Torino e attorno alla quale c’erano quindi grandi aspettative).