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  • Giovedì 26 giugno 2014

Suárez squalificato per 9 giornate e 4 mesi

La FIFA ha punito il calciatore dell'Uruguay che ha morso Giorgio Chiellini: i suoi Mondiali sono finiti, anche se dovesse presentare un ricorso

Uruguay's forward Luis Suarez (L) reacts past Italy's defender Giorgio Chiellini during a Group D football match between Italy and Uruguay at the Dunas Arena in Natal during the 2014 FIFA World Cup on June 24, 2014. AFP PHOTO/ JAVIER SORIANO
Uruguay's forward Luis Suarez (L) reacts past Italy's defender Giorgio Chiellini during a Group D football match between Italy and Uruguay at the Dunas Arena in Natal during the 2014 FIFA World Cup on June 24, 2014. AFP PHOTO/ JAVIER SORIANO

L’attaccante 27enne dell’Uruguay Luis Suárez è stato squalificato per 9 partite della Nazionale – e per qualsiasi attività calcistica per 4 mesi – dalla commissione disciplinare della FIFA, la più importante organizzazione calcistica mondiale che gestisce e organizza i Mondiali di calcio, per aver morso il difensore italiano Giorgio Chiellini durante l’ultima partita del girone D dei Mondiali in corso in Brasile. Suárez dovrà pagare anche una multa da 100.000 franchi svizzeri, l’equivalente di 80.000 euro, e non potrà entrare in nessuno stadio per tutta la durata della squalifica.

(Le homepage uruguaiane sulla squalifica di Suárez)

Suárez potrà fare ricorso, ma il suo appello non avrà effetti sospensivi se non sulla multa. Quindi i Mondiali di Suárez sono finiti qui. Nel comunicato della FIFA si legge: «Comportamenti come questo non possono essere tollerati su nessun campo di calcio e in particolare ai Mondiali, dove gli occhi di milioni di persone guardano i campioni». I quattro mesi di squalifica complessiva impediranno a Suárez di giocare anche le prime nove partite di campionato con il Liverpool; Suárez aveva già saltato le prime sei partite dell’ultima stagione per un’altra squalifica, sempre per un morso dato a un avversario.

Il testo integrale del comunicato della FIFA:

La commissione disciplinare della FIFA ha raggiunto una decisione in merito al caso di Luis Suárez dell’Uruguay relativo a un incidente accaduto durante la partita dei Mondiali fra Italia e Uruguay, giocata il 24 giugno 2014.

La commissione disciplinare della FIFA ha deciso che:

– Il giocatore Luis Suárez ha infranto l’articolo 48 al paragrafo 1 del Codice Disciplinare della FIFA (aggressione), e l’articolo 57 dello stesso (comportamento antisportivo nei riguardi di un altro giocatore).

– Il giocatore Luis Suárez è sospeso per nove partite ufficiali. La prima partita che riguarderà questa sospensione sarà Colombia-Uruguay del 28 giugno 2014, valida per i Mondiali in corso. Le successive partite in cui la squalifica sarà scontata saranno quelle valide per i Mondiali, nel caso la squadra si qualifichi, e/o le successive partite ufficiali della squadra nazionale, secondo l’articolo 38 del Codice Disciplinare.

– Al giocatore Luis Suárez è vietato prendere parte a ogni attività legata al calcio (amministrativa, sportiva o di altro genere) per un periodo di quattro mesi in accordo con l’articolo 22 del Codice Disciplinare.

– È stato inoltre deciso un divieto di accedere agli stadi di calcio, in accordo con l’articolo 21 del Codice Disciplinare, secondo il quale Suárez non potrà entrare in nessuno stadio (punto 3 dell’articolo). Non potrà nemmeno entrare negli stadi dove gioca l’Uruguay durante le nove giornate di squalifica. (punto 2)

– Il giocatore Luis Suárez è tenuto a pagare una multa di 100mila franchi svizzeri [circa 82mila euro]

La commissione disciplinare della FIFA aveva aperto un’inchiesta mercoledì 25, il giorno successivo alla partita, e aveva permesso a Suárez e ai suoi rappresentanti di presentare la documentazione riguardo la propria difesa entro le cinque di pomeriggio dello stesso giorno. L’avvocato di Suárez, Alejandro Balbi, aveva detto di «non avere dubbi che tutto questo è accaduto perché è coinvolto Suárez e perché è stata l’Italia ad essere eliminata» e aveva definito il morso «una giocata assolutamente casuale». Suárez stesso, dopo la partita, aveva detto che «ci sono certe cose che accadono sul campo e sulle quali non si dovrebbero sollevare chissà quali polemiche».

Suárez in questi giorni è stato inoltre difeso da molte importanti personalità uruguayane: fra questi il principale è certamente il popolare presidente del paese José Mujica, che ha detto di «non aver visto Luis Suárez mordere nessuno». Wilmar Valdez, il presidente della federazione calcistica dell’Uruguay, ha invece detto di ritenere che le prove a carico di Suárez non siano convincenti. Diego Lugano, il capitano della nazionale dell’Uruguay, durante una recente conferenza stampa ha maltrattato il giornalista di BBC Ben Smith – che gli aveva chiesto conto dell’incidente – spiegando che «le immagini televisive non hanno mostrato niente di importante» e accusando Smith di «dover vendere copie di giornale, altrimenti non saresti qui».

Suarez, giocatore fortissimo e un po’ matto, non è nuovo a questo tipo di scorrettezze: del suo modo di giocare, della sua essenza di “estasiante e poliedrico imbroglione”, avevamo già parlato qui.

foto: Julian Finney/Getty Images