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  • Giovedì 19 giugno 2014

Il nuovo re di Spagna

Felipe VI ha giurato in parlamento a Madrid sulla Costituzione spagnola: succede a Juan Carlos, che aveva annunciato l'abdicazione due settimane fa

Spain's King Felipe VI stands during a swearing in ceremony for FelipeVI King of Spain at the Congress of Deputies, Spain's lower House in Madrid on June 19, 2014. Spain's King Felipe VI begins a new reign today already facing a threat to the unity of his kingdom as the northeastern region of Catalonia fights to hold an independence referendum on November 9. AFP PHOTO / DANI POZO
Spain's King Felipe VI stands during a swearing in ceremony for FelipeVI King of Spain at the Congress of Deputies, Spain's lower House in Madrid on June 19, 2014. Spain's King Felipe VI begins a new reign today already facing a threat to the unity of his kingdom as the northeastern region of Catalonia fights to hold an independence referendum on November 9. AFP PHOTO / DANI POZO

Giovedì 19 giugno a Madrid, la capitale spagnola, si è tenuta la cerimonia di giuramento del nuovo re di Spagna, Felipe VI. La procedura è iniziata intorno alle 9,30 al palazzo della Zarzuela, la residenza privata del re di Spagna, dove Felipe VI ha ricevuto da Juan Carlos, padre di Felipe VI che aveva annunciato la sua abdicazione lo scorso 2 giugno, la fusciacca di capitano generale dell’esercito. La cerimonia è poi continuata al Congresso dei Deputati – una delle due camere delle Cortes Generales, il parlamento spagnolo – dove erano presenti 325 deputati e 259 senatori riuniti in seduta comune e dove lo aspettava il primo ministro conservatore Mariano Rajoy: qui Felipe VI ha tenuto il suo primo discorso da re di Spagna e ha giurato sulla Costituzione. Felipe VI andrà infine al Palazzo Reale, dopo avere fatto un giro per le principali vie di Madrid a bordo di un’auto scoperta.

Nel suo discorso in Parlamento, Felipe VI ha fatto riferimento anche alle tensioni tra le diverse Comunidades Autonomas spagnole, specialmente alla situazione della Catalogna, dove alcuni leader politici locali chiedono un referendum per decidere su un’eventuale secessione (o maggiore autonomia) dal governo centrale di Madrid. Felipe VI ha detto:

«In questa Spagna, unita e diversa, basata sull’eguaglianza di tutti gli spagnoli, sulla solidarietà tra i suoi popoli e sul rispetto della legge, ci siamo tutti; ci sono tutti i sentimenti e le sensibilità, ci sono le diverse forme di sentirsi spagnoli. Perché i sentimenti, soprattutto ai tempi della costruzione dell’Europa, non si devono mai scontrare, dividere o escludere, ma piuttosto si devono comprendere e rispettare, convivere e condividere.»

Il presidente della Catalogna, Artur Mas, e il presidente dei Paesi Baschi, Íñigo Urkullu, non hanno applaudito né all’arrivo del re in Parlamento né alla fine del suo discorso dopo il giuramento.

Felipe VI era accompagnato dalla moglie, la regina Letizia, e dalle due figlie, Leonor e Sofia. Per la cerimonia sono stati impiegati circa 7mila uomini, sia poliziotti che guardie civili. Juan Carlos ha seguito il giuramento in televisione dal palazzo della Zarzuela. Juan Carlos era re di Spagna dal 1975: le sue scelte sono considerate ancora oggi decisive nella transizione della Spagna dalla dittatura alla democrazia. Fu importante anche il suo intervento nello sventare il tentato golpe dei militari, il “golpe Tejero”, nel 1981 (qui tutta la storia). Durante il suo regno si svolsero le prime elezioni libere del 1977 e fu adottata la nuova costituzione nel 1978.