Fotografia italiana del Dopoguerra

Una mostra a Manhattan raccoglie 37 opere di grandi artisti italiani dalla fine degli anni Quaranta, sperimentali e neorealiste

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Bruno Rosso, Sinfonia Venezia No 2, circa 1955

La Keith De Lellis Gallery di Manhattan espone, fino al 17 maggio, la mostra “Mid-Century Postwar Italian Photography”, che raccoglie 34 fotografie di 27 artisti italiani del Dopoguerra, da Gianni Berengo Gardin a Nino Migliori e Bruno Rosso.

Come spiega Lens, il blog fotografico del New York Times, «contrariamente all’isolamento pre-bellico, il clima dell’Italia dopo la guerra permise un’indipendenza creativa. Per la fotografia ha comportato che non ci fossero scuole formali, bensì associazioni di amatori iniziate alla fine degli anni Quaranta, come La Bussola, La Gondola e La FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)».

Le fotografie, spiega sempre Lens, ricordano la poetica neorealista che si era sviluppata in Italia in quegli anni: i giovani fotografi volevano rompere con i canoni estetici precedenti, e in particolare liberarsi dalla propaganda eroica e ideologica del fascismo per concentrarsi sulla realtà, mostrando i cambiamenti culturali, sociali e industriali in corso. Molte fotografie infatti ritraggono scene di vita quotidiana nelle città: signore che attraversano la strada, il giro d’Italia, suore, edicole, musicisti di strada.

Anche se realizzate da autori diversi, le fotografie hanno alcuni aspetti in comune, come il desiderio di sperimentazione, e un particolare senso dello spazio, che campeggia da protagonista in molte immagini, come nel Palloncino rosso di Gianni Ranati, una foto verticale dove il cielo occupa il 95 per cento della fotografia. La predominanza dello spazio si vede anche nel poster della mostra: è una fotografia di Piazza San Marco a Venezia, scattata dall’alto nel 1959 da Gianni Berengo Gardin, quando non aveva ancora vinto il World Press Photo e non era ancora conosciuto come uno dei più prestigiosi fotografi italiani del Novecento.
Altre fotografie della mostra si possono guardare sul sito della galleria.