• Mondo
  • Sabato 15 marzo 2014

Il travestimento di Shimon Peres

Risale agli anni Settanta, quando il presidente israeliano trattava di nascosto con il re di Giordania: lo ha postato su Twitter ieri, in occasione del carnevale ebraico

Venerdì 14 marzo, nel primo giorno della festa ebraica di Purim, il presidente israeliano Shimon Peres ha pubblicato su Facebook e Twitter la fotografia di un travestimento che ha indossato nel corso degli anni Settanta quando si recava segretamente in Giordania, un paese all’epoca formalmente in guerra con Israele, per trattare la pace con re Hussein. Nella festa di Purim, che commemora il pericolo corso dagli ebrei in Persia raccontato nel libro biblico di Ester, è tradizione indossare costumi in modo non troppo diverso dal Carnevale.

«Purim è un ottimo momento per travestirsi, ma non è l’unico», ha scritto Peres, 91 anni, sulla sua pagina Facebook. La foto è stata scattata a metà degli anni Settanta. Nell’immagine più grande si vede Peres con un cappello fedora e un paio di baffi finti. Nelle due immagini sotto si vedono due passaporti falsi in cui Peres compare con una grossa barba finta.

Negli anni Settanta Israele e Giordania erano due paesi formalmente in guerra, dato che dopo il conflitto del 1948-1949 non era mai stato stipulato un trattato di pace. In quel decennio, però, le relazioni tra i due paesi cominciarono a distendersi. Nel 1970 il governo giordano attaccò i membri dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina che si trovavano nel suo paese ed espulse migliaia di palestinesi.

Nel 1973 re Hussein non partecipò alla guerra dello Yom Kippur, in cui Egitto e Siria attaccarono di sorpresa Israele. Proprio in quegli anni Peres, che era ministro della Difesa del governo di Ytzhak Rabin, fece diverse visite a re Hussein in Giordania per cominciare a mettere le basi che avrebbero posto fine, anche formalmente, al conflitto tra i due paesi. La pace, comunque, non sarebbe arrivata che nel 1994.