È iniziato il processo contro Oscar Pistorius
L'atleta sudafricano è accusato di aver ucciso la sua fidanzata, rischia 25 anni di carcere: il giudice dovrà scegliere tra due versioni molto diverse di quanto accaduto
Oggi a Pretoria, la capitale amministrativa del Sudafrica, è iniziato il processo all’atleta olimpico Oscar Pistorius, accusato dell’omicidio della sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. Che Pistorius abbia ucciso la sua fidanzata con quattro colpi di pistola, circa un anno fa, non è in discussione: ma la sua versione è che si sia trattato di un incidente e che lui credeva ci fosse un ladro in casa. Il processo, che sarà uno tra i più seguiti della storia, potrebbe durare mesi.
I fatti
La mattina del 14 febbraio 2013 la polizia di Pretoria era stata chiamata da un vicino di casa di Oscar Pistorius, che aveva sentito urla e spari provenienti dalla casa dove Pistorius viveva con la sua fidanzata, la modella e attrice Reeva Steenkamp. All’arrivo della polizia, Pistorius teneva in braccio il corpo della fidanzata, vestita con una camicia da notte. I soccorsi furono inutili: Reeva Steenkamp morì sul posto per le ferite di quattro colpi di pistola, sparati attraverso la porta chiusa del bagno. In casa, oltre alla pistola nove millimetri usata per sparare, era stato trovato anche un fucile: entrambe le armi erano detenute illegalmente.
Le due versioni
Su questa successione di avvenimenti c’è sostanziale accordo: Pistorius ha ammesso di aver sparato e ucciso la sua fidanzata. Quello che abbia portato Pistorius a sparare quattro colpi di pistola e uccidere la sua fidanzata, invece, è ancora da determinare. Pistorius era stato subito fermato e interrogato dalla polizia; il giorno successivo, il 15 febbraio, il procuratore aveva formulato l’accusa di omicidio premeditato, reato del quale Pistorius è ancora accusato. La versione dell’accusa, in breve, è che Pistorius abbia ucciso la fidanzata alla fine di un violento litigio. Sempre secondo l’accusa, Pistorius avrebbe inseguito Reeva Steenkamp fino alla porta del bagno dove lei si era rifugiata, per spararle poi attraverso la porta.
Pistorius, invece, ha sostenuto di aver sparato dopo aver sentito dei rumori provenienti dal bagno e credendo che dentro casa ci fosse un ladro. Secondo la sua versione, i due stavano passando una serata tranquilla in casa; a un certo punto della notte poi Pistorius si era svegliato ed era uscito in balcone per prendere un po’ d’aria. Al suo rientro aveva sentito dei rumori sospetti e, credendo che la fidanzata fosse in camera a dormire, aveva concluso che ci fosse un intruso in casa, aveva preso la pistola e aveva sparato credendo che in bagno ci fosse un ladro. Pistorius aveva spiegato di aver subìto altre minacce di aggressioni e rapine in passato, ed essere ossessionato dalla propria sicurezza.
Il processo
Pistorius sarà giudicato da un giudice, in questo caso Thokozile Matilda Masipa: i processi con giuria furono aboliti in Sudafrica nel 1969 a causa del grande pregiudizio razziale che divideva il paese. All’inizio dell’udienza di questa mattina, rispondendo alla rituale domanda del giudice, Pistorius si è dichiarato non colpevole:
Nel now reading out charges. Count one… murder. I can only see the back of Pistorius’s head. He says “not guilty” quietly.
— andrew harding (@BBCAndrewH) March 3, 2014
Come ha riportato il Guardian, il processo dovrebbe durare circa tre settimane in questa sua prima fase di dibattimento. In mancanza di prove concrete su cosa sia successo la mattina della sparatoria, l’accusa cercherà di ricostruire la relazione tra Pistorius e Reeva Steenkamp presentando il primo come un fidanzato geloso, irascibile e violento. Per fare questo, 107 persone verranno chiamate a testimoniare per l’accusa: tra queste ci saranno due ex fidanzate di Pistorius, Melissa Rom e Samantha Taylor, e Mark Batchelor, un ex calciatore che Pistorius aveva minacciato – dicendogli che gli avrebbe “spezzato le gambe” – a causa della sua stretta amicizia con Reeva Steenkamp. Sarà inoltre chiamata a testimoniare la madre di Reeva Steenkamp, la quale, in un’intervista della scorsa estate, aveva raccontato di una telefonata di aiuto che la figlia, molto spaventata, le aveva fatto: «Mamma sono in macchina con Oscar e sta guidando come un pazzo». Tra gli altri fatti che verranno presentati dall’accusa, ci sono anche altri incidenti in cui Pistorius è stato coinvolto: in un caso aveva sparato per sbaglio un colpo di pistola sotto il tavolo di un ristorante di Johannesburg, in un altro aveva sparato contro l’auto della sua fidanzata, bucando il tettuccio. Questi due incidenti costituiscono anche due capi d’imputazione aggiuntivi che gravano su Pistorius, anche se sono meno gravi dell’accusa di omicidio volontario premeditato.
Quali sono gli esiti possibili del processo?
Un lungo articolo di CNN ha messo insieme diverse opinioni di esperti di giurisprudenza e diritto penale per capire quali potrebbero essere gli esiti possibili del processo. La prima possibilità è che Pistorius venga condannato per omicidio volontario premeditato: in questo caso la condanna che il giudice sarebbe obbligato a infliggere sarebbe 25 anni di reclusione. Se la corte dovesse accertare che Pistorius ha inseguito la sua fidanzata fino al bagno dove si era rifugiata per poi spararle, sarebbe anche difficile per gli avvocati della difesa riuscire a far riconoscere le attenuanti. Il secondo esito possibile, invece, è che Pistorius riesca a provare di aver sparato pensando che ci fosse un ladro in casa. In questo caso sarebbe probabilmente condannato per omicidio colposo: la sentenza sarebbe a discrezione del giudice e potrebbe limitarsi a una multa. In ogni caso, Pistorius potrebbe fare ricorso contro la sentenza presso la Corte Costituzionale prima e poi direttamente presso il ministero della Giustizia. L’eventualità che Pistorius venga dichiarato non colpevole di omicidio, secondo gli esperti, è altamente improbabile.
L’attenzione dei media e le ripercussioni sul processo
A causa della popolarità dell’imputato, il processo sarà seguitissimo e in Sudafrica è diventato un gigantesco evento mediatico: tutti i maggiori siti di news hanno pagine speciali dedicate al processo e trasmettono lo streaming delle udienze, e inoltre è stato aperto un canale televisivo interamente dedicato al caso che trasmetterà 24 ore al giorno immagini del processo e approfondimenti.
In molti hanno sottolineato come l’attenzione mediatica sul processo e la popolarità di Pistorius potrebbero diventare un elemento rilevante e influenzare l’esito del dibattimento, anche in assenza di una giuria popolare. I legali di Oscar Pistorius sembrano piuttosto preoccupati per la possibilità che i giudici subiscano pressioni ambientali e hanno chiesto che il processo sia chiuso ai giornalisti. Pistorius si difende anche fuori dal tribunale: il suo sito web personale è stato “convertito” e oggi invece di ospitare materiali sportivi è dedicato interamente a sostenere la sua versione della storia. Un nuovo account twitter chiamato @OscarHardTruth, “la dura verità di Oscar”, è stato aperto per seguire il processo e i suoi sviluppi mediatici. Pochi giorni fa, inoltre, proprio sul suo sito, Pistorius ha pubblicato alcune righe in cui si dice “distrutto”.
Non ci sono parole per esprimere come mi sento riguardo del terribile incidente che ha causato così tanto dolore per tutti quelli che amavano e continuano ad amare Reeva. Il dolore e la tristezza, specialmente per i genitori, la famiglia e gli amici di Reeva, mi consuma. La perdita di Reeva e il trauma di quel giorno, li porterò con me per il resto dei miei giorni.
Oscar
Foto: Herman Verwey/Foto24Gallo Images/Getty Images