Cos’è il solstizio d’inverno

Uno dei quattro momenti che sanciscono i cambi di stagione durante l'anno, quello in cui l'inverno comincia

The sun, nearing winter solstice, travels low across the sky, from sunrise, at left, to sunset, in this multiple-exposure made at the Marshall Point Light, Wednesday, Dec. 18, 2002, in St. George, Maine. The sun's position is recorded at 50-minute intervals during the short nine-hour day. (AP Photo/Robert F. Bukaty)
The sun, nearing winter solstice, travels low across the sky, from sunrise, at left, to sunset, in this multiple-exposure made at the Marshall Point Light, Wednesday, Dec. 18, 2002, in St. George, Maine. The sun's position is recorded at 50-minute intervals during the short nine-hour day. (AP Photo/Robert F. Bukaty)

Il solstizio d’inverno è il momento in cui la Terra si trova in una particolare posizione delle sua rivoluzione intorno al Sole – ovvero il giro intorno al Sole della durata di un anno – e nel quale si dice conclusa la stagione dell’autunno e iniziata quella dell’inverno. Insieme al solstizio d’estate e ai due equinozi di primavera e autunno, il solstizio d’inverno ripartisce lil tragitto della rivoluzione terrestre in quattro quarti successivi che la Terra percorre impiegando tre mesi ciascuno: i periodi di tre mesi sono detti stagioni. Il giorno del solstizio d’inverno è considerato “il primo giorno d’inverno”, anche se l’autunno termina in realtà solo all’ora esatta del solstizio: che quest’anno, nel 2013, sono le 18 e 11 italiane del 21 dicembre.

Per capire come funzionano il solstizio d’estate, quello invernale e i due equinozi, bisogna partire da qualche semplice concetto di astronomia. Il Sole sta fermo (in realtà alla lunga si muove anche lui), mentre la Terra gli gira intorno e intanto ruota anche su se stessa. Questa condizione fa sì che ognuno di noi, che sta sulla Terra, veda il Sole alzarsi all’orizzonte al mattino (all’alba), attraversare la porzione di cielo visibile sopra la propria testa fino a toccare nuovamente la linea dell’orizzonte verso sera (il tramonto). Lo spostamento del Sole viene definito “moto apparente”, perché in realtà è determinato da come si muove la Terra.

Equinozi e solstizi (e durate del giorno e della notte) sono determinati dalla posizione della terra nel suo moto di rivoluzione intorno al sole. L’equinozio corrisponde al momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano. Al solstizio invece sono massimamente distanti, e il Sole a mezzogiorno è alla massima o minima altezza rispetto all’orizzonte.

(Le foto del “Manhattanhenge”)

Equinozi e solstizi avvengono in un istante preciso: l’istante può variare di anno in anno sull’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno. Nell’emisfero australe le stagioni sono invertite e con quello che noi chiamiamo solstizio d’inverno comincia l’estate.